Solo il 10% degli episodi è reso noto dalle vittime, per la maggior parte donne, spesso minorenni. Lo sfruttamento sessuale la causa più frequente
"La tratta di esseri umani esiste anche nella nostra piccola Svizzera": il Centro di segnalazione nazionale contro la tratta di esseri umani e lo sfruttamento, dal suo lancio nell’ottobre 2015 a oggi ha ricevuto 500 segnalazioni. Solo il 10% di esse provengono dalle vittime.
A inizio marzo è giunta la 500esima segnalazione, "ma questa è solo la punta dell’iceberg, perché molte vittime rimangono nascoste", spiega in una nota odierna il centro gestito da ACT212. Ogni segnalazione, che può essere effettuata anche in forma anonima, può salvare una vita, viene spiegato sul sito web – https://www.act212.ch/it – dell’organizzazione.
Le vittime sono per la maggior parte donne, molte delle quali pure minorenni. I casi di sfruttamento sessuale sono i più frequenti, ma il centro riceve sempre più informazioni sullo sfruttamento del lavoro in vari settori, indica ACT212.
In caso di denuncia, l’organizzazione indirizza le vittime a unità di polizia specializzate, oppure a centri di consulenza per le vittime, psicologi e psicoterapeuti o strutture protette. L’obiettivo è di aiutare le persone in tutta la Svizzera in modo rapido ed efficiente.
"Il percorso fino a quando una vittima della tratta di esseri umani e/o dello sfruttamento sessuale è in grado di uscirne è lungo e richiede molto coraggio. Le persone colpite devono ricevere un adeguato sostegno professionale", sostiene Irene Hirzel, fondatrice e direttrice esecutiva di ACT212, citata nel comunicato.
Act212 gestisce anche il centro di consulenza e formazione in materia di tratta di esseri umani e di sfruttamento sessuale a Berna. È finanziato da varie fondazioni, dall’Ufficio federale di polizia (fedpol).