Svizzera

Fece esplodere un bancomat: 30enne rumeno condannato a sei anni

L’uomo è stato riconosciuto colpevole di esposizione a pericolo della vita altrui. Una volta scontata la pena verrà espulso dalla Svizzera per 10 anni.

I ‘colpi’ ai bancomat si susseguono, ma questo era il primo processo di un presunto autore
(Keystone)
22 dicembre 2021
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Bellinzona – Il Tribunale penale federale (TPF) ha condannato a 74 mesi di prigione un ladro rumeno che, assieme a un connazionale, nel dicembre del 2019 ha fatto esplodere un bancomat della Raiffeisen di Sevelen (SG).

La corte con sede a Bellinzona ha ritenuto l’uomo colpevole di esposizione a pericolo della vita altrui con esplosivi e gas velenosi con intenzione criminale, furto qualificato e danneggiamento qualificato. I 552 giorni di reclusione già scontati saranno dedotti dalla pena, al termine della quale il rumeno sarà espulso dalla Svizzera per dieci anni, precisa la sentenza pubblicata questa sera.

L’esplosione per aprire il bancomat aveva causato danni materiali per 100’000 franchi al macchinario e all’edificio della banca. I due ladri erano fuggiti con un bottino di 126’000 franchi.

La polizia ha poi rintracciato il rumeno ora giudicato grazie a una traccia di DNA rilevata su un piede di porco. Il Ministero pubblico della Confederazione ha emesso un mandato d’arresto internazionale il 19 giugno del 2020. Lo stesso giorno, l’uomo è stato arrestato a Dornbirn, nel limitrofo Vorarlberg austriaco e, infine, estradato in Svizzera.

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