Svizzera

Oggi a processo la nota attivista Andrea Stauffacher

La militante deve rispondere a una lunga serie di reati tra cui quelli di ingiuria, violenza contro le autorità e violazione della legge sugli esplosivi

(Archivio Keystone )
18 novembre 2021
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È iniziato oggi al Tribunale penale federale di Bellinzona il processo contro la nota attivista di sinistra Andrea Stauffacher. La militante anarchica, accusata di diversi reati, non si è presentata in aula. Qualora anche domani non dovesse esserci, il procedimento penale si svolgerà in contumacia.

Come indica l’atto d’accusa, Stauffacher, 71 anni, è chiamata a rispondere di ingiuria, uso delittuoso di materie esplosive o gas velenosi, violenza o minaccia contro le autorità e i funzionari, impedimento di atti dell’autorità, violazione della legge federale sugli esplosivi (commercio non autorizzato) e dell’ordinanza sul Covid-19.

Secondo il Ministero pubblico della Confederazione, l’attivista, insieme ad altri non identificati, ha sparato una batteria di fuochi d’artificio e due botti (“Horror-Knall-Rakete”) contro il Consolato generale turco di Zurigo nel gennaio 2017. Nel febbraio 2018 ha mostrato il dito medio a quattro agenti chiamandoli “marionette” durante una manifestazione non autorizzata, sempre davanti al consolato turco di Zurigo.

Nel giugno 2020 durante una dimostrazione non autorizzata “Black Lives Matter” avrebbe aggredito un agente della polizia comunale di Zurigo. Quando il medesimo agente ha arrestato la donna una settimana più tardi, quest’ultima l’ha nuovamente picchiato impedendogli ancora una volta di svolgere i suoi compiti.

L’anziana è inoltre accusata di aver acceso un fumogeno tra le manifestanti dello Sciopero delle donne alla stazione centrale di Zurigo il 14 giugno 2019. Il Ministero pubblico della Confederazione accusa Stauffacher, che ha diversi precedenti penali, di aver organizzato nell’aprile 2020 una manifestazione non autorizzata chiamata “Safety for all refugees” alla quale hanno partecipato oltre 300 persone, lei compresa. In questo modo ha violato la cosiddetta Ordinanza 2 COVID 19.

Oggi al primo giorno del processo ha testimoniato il poliziotto aggredito. L’agente ha dichiarato che Stauffacher lo aveva picchiato con calci e pugni alla dimostrazione “Black Lives Matter”. L’esponente delle forze dell’ordine si è anche detto convinto che l’imputata abbia dato istruzioni ad altri manifestanti per impedirgli di fare il suo lavoro. In data odierna è anche stato sentito un secondo agente, che ha raccontato quanto accaduto alla manifestazione del 2018 davanti al consolato turco.

Militante della sezione zurighese del Rivolutionärer Aufbau (Ricostruzione rivoluzionaria), Andrea Stauffacher è considerata un’esponente di punta del movimento che si batte per un cambiamento rivoluzionario del sistema politico ed economico. Il suo nome è stato più volte citato negli scorsi anni dagli inquirenti italiani per collegamenti con le nuove Brigate Rosse.