Svizzera

Stauffacher, niente uso delittuoso di esplosivi o gas velenosi

Accolto il ricorso dell’attivista zurighese per i fatti del 2017 al Consolato turco, per i quali era stata condannata a 14 mesi da espiare

L’attivista zurighese
(Keystone)
17 ottobre 2022
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La Camera d’appello del Tribunale penale federale (Tpf) di Bellinzona ha prosciolto, per mancanza di prove, l’attivista zurighese di estrema sinistra Andrea Stauffacher dall’accusa di complicità nell’uso delittuoso di materie esplosive o gas velenosi.

Nel 2021 era stata condannata in contumacia a 14 mesi di prigione da scontare, per avere, assieme ad altri non identificati, sparato una batteria di fuochi d’artificio e due botti (‘Horror-Knall-Rakete’) contro il Consolato generale turco di Zurigo nel gennaio 2017. La 72enne aveva fatto ricorso.

A complemento di due decreti di accusa del 2018 e 2021, la Camera d’appello ha tuttavia inflitto alla zurighese una pena di 50 aliquote giornaliere da 30 franchi oltre a una multa di 300 franchi. La condanna per violenza o minaccia contro le autorità e i funzionari, ingiuria, impedimento di atti dell’autorità e infrazione all’ordinanza sul Covid-19 – decisa sempre nel 2021 – è invece già effettiva.

Militante della sezione zurighese del Rivolutionärer Aufbau (Ricostruzione rivoluzionaria), Andrea Stauffacher è considerata un’esponente di punta del movimento che si batte per un cambiamento rivoluzionario del sistema politico ed economico. Il suo nome è stato più volte citato negli scorsi anni dagli inquirenti italiani per collegamenti con le nuove Brigate Rosse.