Rispetto ai sette giorni precedenti, i 7'858 casi di settimana scorsa rappresentano un calo del 22,1%. Incidenza in Ticino a 81,1 casi su 100'000 abitanti
Settimana scorsa in Svizzera e nel Liechtenstein sono stati registrati complessivamente 7858 casi di coronavirus certificati in laboratorio. Si conferma la tendenza al ribasso che si osserva da inizio anno: rispetto ai sette giorni precedenti, le infezioni sono infatti scese del 22,1%.
È quanto si può estrapolare dal consueto rapporto settimanale del giovedì confezionato dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), in cui si ricorda che la situazione resta comunque difficile da valutare a causa dell'aumento dei contagi legati a varianti del SARS-CoV-2. I dati pubblicati oggi si riferiscono al lasso di tempo tra l'8 e il 14 febbraio.
Il cantone con l'incidenza più alta (contagi ogni 100'000 abitanti) è Neuchâtel, con 166.6. Sul poco ambito podio salgono anche altri romandi, ovvero Ginevra (162.1) e Vaud (132.4). Escludendo il Liechtenstein (41.3), i meglio messi, perlomeno secondo questo indicatore, sono Sciaffusa (38.9), Appenzello Interno (43.4) e Uri (57.2). Simili i valori di Ticino (81.1) e Grigioni (84.4). Il cantone retico però è nettamente quello che svolge più test: 5335, nessun altro ha nemmeno sfiorato la barriera dei 4000.
In diminuzione appaiono pure i numeri relativi a vittime e ospedalizzazioni, pur se vi sono da mettere in conto come sempre alcune dichiarazioni tardive. Da lunedì 8 a domenica 14, i decessi per Covid-19 finora notificati sono stati 114, in calo dai 143 della settimana prima. I ricoveri sono invece scesi da 300 a 232.
Passando ai test, nella settimana in questione ne sono stati eseguiti 193'211, di cui il 74,6% PCR e il 25,4% antigenici rapidi. Ciò corrisponde a un incremento del 3,7%. Più tamponi e meno contagi dunque, il che comporta matematicamente un abbassamento del tasso di positività, passato dal 6,1% al 4,7%.
A livello cantonale, i tassi di positività più alti sono quelli di Glarona (7,2%), Giura (7,1%) e Neuchâtel (7,0%). Le percentuali più basse sono per contro state registrate nei Grigioni (1,9%), a Basilea Città (2,0%) e a Basilea Campagna (3,0%). Il Ticino è al 4,0%.
Per quel che concerne le terapie intensive, i pazienti malati di Covid-19 ricoverati erano in media 238, un numero in calo ma comunque considerato elevato, scrive l'UFSP nel proprio resoconto. I pazienti sottoposti a ventilazione meccanica sono stati 189, il 6,9% in meno della media della settimana precedente. L'occupazione delle cure intense si è stabilita al 70% e la quota di persone colpite dal coronavirus in questi reparti è scesa al 34% (era al 62% nel picco dell'epidemia).
L'età mediana (il 50% ha un'età superiore, il 50% inferiore) dei ricoverati la scorsa settimana è stata di 71 anni. L'85% delle persone portate in ospedale aveva almeno 50 anni.