La decisione è legata a un decreto delle autorità italiane. Il trasporto regionale Tilo dovrebbe fermarsi però solo per tre giorni.
Collegamenti ferroviari interrotti tra Svizzera e Italia a partire da questo giovedì e fino a nuovo avviso. Lo hanno comunicato oggi le Ffs, precisando che la decisione riguarda anche i convogli transfrontalieri di Trenitalia ed è dovuta all’ultimo decreto anti-Covid introdotto dal governo italiano. Sarebbe impossibile, infatti, adottare tutte le misure volute da Roma, quali la misurazione della temperatura corporea di tutti i passeggeri, il controllo dell’attestato di risultato negativo dei test per il coronavirus e la gestione dei moduli di autocertificazione. Lo stop investe anche la rete regionale Tilo, che però intende fermarsi solo fino a sabato. Anche perché si teme già l’impatto negativo sulla viabilità e sull’accesso alla Svizzera dei lavoratori frontalieri.
«Data la grande complessità delle misure previste dal decreto italiano, nei prossimi giorni sarà per noi fondamentale chiarire quali di queste sarà obbligatorio applicare anche al traffico regionale transfrontaliero di Tilo», spiega il direttore generale della società Denis Rossi, che fa notare come certe prescrizioni siano impraticabili: «Per convogli che compiono fermate ogni pochi minuti la richiesta di misurare la temperatura corporea, di raccogliere e inoltrare alle autorità italiane l’autocertificazione di ogni passeggero è di fatto ingestibile». (Tra l’altro, dal 10 dicembre sarà necessario mostrare anche il risultato negativo di un tampone efettuato nelle 48 ore precedenti). «Parliamo di decine di stazioni», prosegue Rossi: «certe misure possono essere applicabili in un aeroporto, ma nel nostro caso sarebbe un po’ come pretendere di applicarle a una metropolitana. Confidiamo comunque nella possibilità di trovare una soluzione a breve: ci siamo presi questi tre giorni per chiarire la situazione con l’aiuto dei colleghi italiani, anche in previsione del nuovo orario che partirà domenica».
‘Situazione paradossale’
Anche il Presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi si è attivato per cercare di far ripartire al più presto almeno il traffico regionale: «Ci siamo subito coordinati con la Regione Lombardia per cercare di sbloccare tramite Milano la situazione a Roma. Ieri ho contattato subito anche Simonetta Sommaruga», presidente della Confederazione a capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e della comunicazione: «Lei stessa sta già discutendo il da farsi con il suo omologo italiano».
Per Gobbi d’altronde «la situazione è un po’ paradossale: si imputa alla Svizzera di non fare controlli previsti da normative italiane, peraltro dopo che per mesi ci si è adoperati per garantire la mobilità transfrontaliera anche nelle fasi più difficili della pandemia». A preoccupare, naturalmente, è anche il protrarsi del blocco: «È fondamentale evitare che questo stop si prolunghi per i prossimi mesi, con tutte le conseguenze prevedibili sul traffico, le code e quindi la qualità della vita da entrambi i lati del confine».
A manifestare la sua preoccupazione anche il Consigliere nazionale Ppd Marco Romano, che ha inoltrato una domanda al Consiglio federale: vi si chiede se l’esecutivo confederato sia stato “tempestivamente informato” delle decisioni imposte, se esse siano revocabili e se vi siano state trattative. Si domanda inoltre se “è immaginabile creare un accesso prioritario per il personale sanitario” nel caso in cui lo stallo dovesse protrarsi.
Tutto il traffico transfrontaliero Tilo arriverà solo fino al confine. Per quanto riguarda il collegamento Erstfeld-Bellinzona-Lugano-Chiasso-Como-Milano (RE10) in territorio italiano circolerà un servizio sostitutivo tra Como e Milano Centrale. Il traffico ferroviario in territorio svizzero non subirà riduzioni, ad eccezione della soppressione dei servizi notturni Tilo ‘Pigiama’ già in vigore.
I treni EuroCity sull’asse del San Gottardo circoleranno regolarmente tra Zurigo, Basilea e Chiasso; quelli del Lötschberg tra Basilea e Briga. Gli EC sull’asse del Sempione saranno soppressi, tranne l’EC39 e l’EC42/44 tra Ginevra e Briga. A partire dal cambiamento di orario del 13 dicembre i convogli trinazionali Francoforte-Milano viaggeranno tra Briga e Basilea, tra Basilea e Chiasso e saranno soppressi sia in Italia che in Germania. I convogli della Bls nel traffico regionale tra Briga e Domodossola continuano invece a circolare.
L’orario online sarà adattato quanto prima. I biglietti acquistati presso le Ffs saranno rimborsati ai punti vendita o tramite il servizio telefonico RailService (0848 44 66 88).