Us Open, spettacolo tra i due giovani fuoriclasse, con l’italiano incapace di chiudere nel quarto set e l’iberico che esce alla distanza nel quinto
Carlos Alcaraz (numero 3 del tabellone) disputerà la sua prima semifinale di un Grande Slam venerdì agli Us Open. Si è imposto per 6-3 6-7 (7/9) 6-7 (0/7) 7-5 6-3 in 5 ore e 15 minuti sull’italiano Jannik Sinner (numero 11), in un pazzo quarto di finale dopo aver salvato un match point nel quarto set. Il prodigio spagnolo affronterà l’americano Frances Tiafoe (n. 22) a partire dalle 19 (ora di New York) per un posto in finale. Sarebbe l’occasione per assicurarsi la vetta del ranking Atp nel caso in cui Casper Ruud (Atp 3) non riuscisse a battere Karen Khachanov (n. 27) nella prima semifinale.
Ma avrà recuperato gli sforzi profusi fino alle 2.50 del mattino (sempre ora Usa) contro Jannik Sinner? E sarà in grado di resistere alla pressione dei 24’000 spettatori dell’Arthur Ashe Stadium? Se così fosse, si guadagnerebbe il diritto di diventare il più giovane numero 1 al mondo della storia, con i suoi 19 anni e 4 mesi. «Tutti sanno quanto sia bravo Tiafoe. Ha battuto Rafa e poi Andrey Rublev in tre set. Giocherà con fiducia e con il sostegno del pubblico – ha dichiarato Carlos Alcaraz prima di lasciare il campo –. Ma prima di tutto mi godrò questa qualificazione alla mia prima semifinale (in un Grande Slam). E ho anche bisogno di riposare», ha aggiunto.
Una battaglia costante
Carlos Alcaraz ha impiegato 5 ore e 15 minuti per sconfiggere Jannik Sinner, che era sembrato a lungo indistruttibile, dopo essere stato battuto da Felix Auger-Aliassime a New York l’anno scorso e da Alexander Zverev a Parigi in giugno nei suoi primi due quarti di finale di un torneo importante. Questo duello tra due futuri grandi campioni ha mantenuto tutte le promesse.
Il pupillo dell’ex numero uno del mondo Juan Carlos Ferrero ha mostrato un’immensa forza di carattere, proprio come due giorni prima contro Marin Cilic, che era in vantaggio di un break nel quinto set. Ma il secondo tie-break che lo ha visto uscire sconfitto sembrava aver recitato il "de profundis" per l’iberico. Nel terzo set Alcaraz si era trovato a due riprese avanti di un break, conducendo anche 6-5 30/15 sul suo servizio. E di occasioni ne aveva avute pure nella seconda frazione, quando non aveva sfruttato cinque palle break, quattro sul 6-5 in ricezione, una nel tie-break.
Ma non per nulla Carlos Alcaraz viene considerato l’erede designato di Rafael Nadal. Alle corde sull’1-3 nel quarto set, ha annullato un match point sul 4-5 su servizio dell’avversario, prima di vincere gli ultimi tre giochi di un set improbabile. E ha rimontato anche nel set finale, vincendo gli ultimi quattro giochi dopo che Jannik Sinner aveva condotto 3-2 40/15.
«Non so come ho fatto a ribaltare la situazione. Jannik è un grande giocatore, il suo livello di gioco è stato incredibile – ha dichiarato Carlos Alcaraz –. Bisogna credere sempre nelle proprie possibilità. Ci sono stati momenti difficili, ma ho cercato di mantenere la calma nonostante tutto. Ho saputo credere in me stesso».