Della tennista cinese non si hanno notizie da quando ha accusato l’ex vice Primo Ministro di violenza sessuale
L’Atp, che gestisce il circuito professionista maschile, ha affermato oggi di seguire “da vicino” la situazione di Peng Shuai. La cinese sarebbe sparita da una decina di giorni, dopo avere accusato di violenza sessuale un ex alto dirigente del Paese.
“Siamo profondamente inquieti in merito alle incertezze relative alla sicurezza e alla localizzazione della giocatrice Wta Peng Shuai – ha affermato in un comunicato stampa il presidente Atp Andrea Gaudenzi –. Siamo sollevati dalle recenti rassicurazioni ricevute dalla Wta, sul fatto che Peng Shuai sia in sicurezza, e continueremo a sorvegliare la situazione da vicino. D’altro canto, sosteniamo con forza l’appello della Wta a che venga svolta un’inchiesta approfondita, giusta e trasparente, in merito alle accuse di violenze sessuali espresse da Peng Shuai”, conclude Gaudenzi.
Peng Shuai, 35 anni, ha accusato via social l’ex vice Primo Ministro Zhang Gaoli, che tra il 2013 e il 2018 è stato uno degli uomini politici più potenti della Cina, di averla costretta ad avere una relazione sessuale, prima di fare di lei la sua amante.
Questa accusa esplosiva è stata postata il 2 novembre sul profilo ufficiale Weibo (l’equivalente cinese di Twitter) dell’ex tennista professionista, già numero uno al mondo di doppio. Il 4 novembre la Cina aveva bloccato ogni riferimento a questo messaggio attribuito a Peng Shuai; sebbene sia impossibile confermare che sia stato effettivamente scritto dalla giocatrice stessa, dato che il suo entourage si rifiuta di rilasciare commenti.
Se la censura ha fatto rapidamente sparire lo scritto dall’internet cinese, in men che non si dica sono stati fatti circolare numerosi ‘screenshot’ del messaggio. Dal 2 novembre la giocatrice non è apparsa in pubblico e Zhang Gaoli non ha mai reagito apertamente alle accuse.