Imbattuto negli ottavi a Londra, in soli tre set il numero 8 al mondo respinge l'assalto del ventiseienne torinese. Ora attende solo il nome dell'avversario
Non aveva mai perso una volta agli ottavi a Londra, Roger Federer. Non succede neppure stavolta, nonostante la minaccia portata dal ventiseienne torinese Lorenzo Sonego, il numero 27 dell'Atp. Confortato da quanto era riuscito a fare nel turno precedente contro Cameron Norrie, il basilese sa bene che quando si ritrova di fronte un avversario giovane in avvio di partita può provare a sfruttarne il naturale nervosismo, ed è proprio ciò che prova a fare con Sonego, mettendogli subito pressione addosso. Così arrivano le prime palle break, con l'italiano che tuttavia si salva anche grazie a un paio di regali del suo illustre avversario. Finché al settimo gioco, dopo un colpo di Sonego dato per lungo, ma che lungo non era (avesse chiesto il challenge...), Federer si ritrova con ben tre opportunità per strappargli il servizio, e ci riesce: è il break sul 4-3, dopo 31 minuti di tennis. Si continua così fin sul 5-4, con l'elvetico che potrebbe chiudere sul suo servizio, e invece, clamorosamente, si spegne come per incanto: 0-15, 0-30, 0-40 e cinque pari. Tutto da rifare, insomma. Che il momento sia difficile, lo si capisce anche solo guardando Federer in faccia, costretto a cedere ben undici punti di fila al suo avversario. Ma l'undicesimo gioco è combattutissimo: il renano si procura nuovamente delle chance per piazzare il break, ma Sonego si difende. Quando, proprio sul vantaggio del renano, l'arbitro interrompe tutto per l'arrivo della pioggia: si chiude il tetto e si riparte. E quando si riparte, il torinese la combina grossa, che più grossa non potrebbe: doppio fallo, e servizio regalato a un Federer che va sul 6-5 senza toccar palla. Sembra tutto facile, a quel punto, invece nel gioco successivo il basilese si ritrova sotto 15-40 e deve aggrapparsi a tutto ciò che ha per tornare a galla. E ci riesce: si chiude sul 7-5 dopo un'ora di gioco.
In una partita che non brilla certo per il ritmo, il primo sussulto nella frazione centrale arriva nel corso del quinto gioco, quando Federer prende in contropiede il suo avversario, che dispone di un diritto davvero esplosivo ma non è altrettanto a suo agio quando si tratta di andare col rovescio, piazzando il break. Quel punto di vantaggio resiste fin sul 5-4, quando l'elvetico torna in campo per servire per il set, e ci riesce concretizzando la prima delle tre opportunità, al termine di un game in bianco.
Il secondo set perso è un duro colpo per Sonego. Che comincia il terzo col vantaggio della battuta, ma dopo un break d'entrata e un altro gioco in bianco dell'elvetico, dopo otto minuti è già sotto 2-0. L'italiano a quel punto non c'è più: Federer si guadagna un'altra palla break e la sfrutta, prima di servire per il quattro a zero. Quel doppio break resisterà fino alla fine (si chiude sul 6-2, dopo 2 ore e 10 di gioco), per un cinquantottesimo quarto di finale del Roger nazionale in un torneo dello Slam. Dove se la vedrà con il vincitore della sfida tra il polacco Hubert Hurkacz e il russo Daniil Mevedev, sospesa per la pioggia nel corso del quarto set.