Sci

Loïc Meillard: ‘Ho ancora le stesse ambizioni’

Reduce dai suoi trionfali Mondiali in Austria, il vallesano è pronto a stupire anche sulle nevi di casa di Crans-Montana

20 febbraio 2025
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Gli eroi tornano al lavoro. I reduci dagli strabilianti Mondiali di Saalbach rimettono gli sci ai piedi per provare a chiudere alla grande una delle stagioni più brillanti per lo sci svizzero. La Coppa del mondo maschile ripartirà sabato dal Vallese, precisamente da Crans-Montana, sede dei Mondiali 2027 e di ritorno nel calendario maschile per la prima volta dal 2012.

Tredici anni dopo la vittoria di Didier Cuche in superG un altro sciatore svizzero salirà sul gradino più alto del podio? Alla luce della superiorità espressa lungo tutto l’inverno nelle prove di velocità, sarebbe quando meno sorprendente se tra sabato (discesa) e domenica (superG) gli elvetici non riuscissero a imporsi almeno una volta. Nelle dodici gare di velocità disputate sull’arco della stagione – comprese le due dei Campionati del mondo – gli sciatori rossocrociati sono stati battuti soltanto in tre occasioni. Solo l’italiano Mattia Casse (superG in Val Gardena), il norvegese Fredrik Möller (superG a Bormio) e il canadese James Crawford (libera di Kitzbühel) sono riusciti a spezzare l’egemonia di Marco Odermatt e compagni.

In Vallese, dove la Coppa del mondo femminile ha fatto tappa dieci volte dall’ultimo appuntamento maschile, il campione del mondo di superG, ha la possibilità di allungare nelle classifiche delle due discipline veloci. In superG può contare su un vantaggio di 119 punti sull’austriaco Vincent Kriechmayr, mentre nella libera il suo margine è minore (93 punti), ma alle sue spalle si trova il connazionale e campione del mondo in carica, Franjo von Allmen.

Dal canto suo, il prodigio bernese, salito sul tetto del mondo nonostante non abbia mai vinto una gara di Cdm, punta al suo primo successo nella prova regina. Ma la squadra svizzera ha altre due frecce al suo arco: Alexis Monney e Justin Murisier in stagione hanno ottenuto ottimi risultati e sulla nuova pista “Nationale” (per la prima volta dai Mondiali 1987 la partenza verrà data dalla cima del Bella Lui) saranno tra gli osservati speciali. E non va dimenticato nemmeno Stefan Rogentin, in stagione due volte sul podio di superG e miglior tempo nella prima sessione di allenamento in vista della libera. Domenica, tra le porte un po’ più strette, lo sci rossocrociato potrà contare su un’ulteriore carta, quella di Loïc Meillard, uscito alla grande dalla rassegna iridata di Saalbach.

‘Sempre più a mio agio nel superG’

Loïc Meillard, figura di spicco dei recenti Campionati del mondo di Saalbach, torna nel suo Vallese per disputare il weekend di Coppa del mondo. I suoi successi austriaci (due medaglie d'oro) non paiono aver mutato la motivazione e le ambizioni del 28enne rossocrociato. «Non c‘è alcun prima, e nemmeno alcun dopo», ha detto l'elvetico ai giornalisti. «Continuo ad allenarmi come ho fatto negli ultimi anni. E continuerò a presentarmi al cancelletto di partenza coi medesimi obiettivi».

L'atleta più decorato a Saalbach (oro in slalom e in combinata, bronzo nel gigante) non si è goduto troppo riposo fra lo slalom che lo ha visto trionfare in Austria e il primo allenamento di discesa disputato giovedì sulla pista Nationale di Crans-Montana. «Comunque non mi lamento certo del fatto di poter gareggiare a 40 minuti da casa mia, sotto il bel sole vallesano», ha scherzato il neocastellano di nascita, che dopo i titoli iridati pare aver acquistato maggiore serenità.

Nel weekend, Meillard prenderà parte soltanto al superG, disciplina che quest'anno – dopo i due podi conquistati la scorsa stagione – non gli ancora regalato soddisfazioni. Il suo miglior risultato, nel corrente esercizio, è stato un 16° posto a Kitzbühel. Loïc afferma però di sentirsi sempre più a proprio agio nel superG: «Ho intenzione di continuare a crescere in questa specialità».

La sua presenza a Crans-Montana – che lui non ha mai messo in questione benché vi disputino soltanto gare di velocità a discapito di quelle tecniche, che sono le sue preferite – non è mai stata messa in discussione, e sarà soprattutto l'occasione per familiarizzare con la pista che, fra due anni, ospiterà le corse maschili dei Mondiali. «Manca ancora molto tempo», ha spiegato, «ma non ci saranno troppe occasioni di sciare su questa pista di qui al 2027, e dunque voglio approfittarne. Non è certo il pendio più veloce del calendario, ma è un po’ una novità per tutti, e dunque ancora non sappiamo chi sarà a trovarcisi meglio».