Sabato e domenica, ai Mondiali di Saalbach, saranno assegnate le medaglie nella disciplina regina
Altissime le aspettative nel clan rossocrociato nel primo weekend dei Mondiali in corso a Saalbach: nelle gare più veloci, quelle di discesa, ci sono infatti due titoli iridati da difendere. Due anni fa a Méribel-Courchevel, infatti, gli svizzeri erano stati capaci di trionfare sia in campo maschile sia in quello femminile.
Fra le donne, benché non partisse certo fra le favorite, a mettersi al collo la medaglia d'oro fu la grigionese Jasmine Flury. Fra i maschi invece – lui sì che godeva dei favori dei pronostici – a trionfare fu, manco a dirlo, Marco Odermatt. Oggi, almeno nel settore muliebre, le cose sono cambiate: Flury infatti, dopo un grave infortunio, non potrà difendere il suo scettro sulle nevi austriache.
Tutta l'attenzione, dunque, sarà rivolta verso Lara Gut-Behrami e Corinne Suter, entrambe certamente vogliose di rivincita dopo aver fallito giovedì la caccia al podio nel superG. Chance di medaglie nella gara regina ne avranno entrambe, a patto che riescano a effettuare una corsa quasi perfetta, schivando al meglio le insidie del tracciato e cercando ovviamente di battere una concorrenza che si preannuncia agguerritissima.
I risultati del terzo e ultimo allenamento non hanno particolarmente sorriso alla ticinese (settima in prova) e alle altre elvetiche, che potranno comunque trarre ispirazione dalle prestazioni della ceca Ester Ledecka, dominatrice della prova cronometrata di venerdì, e della tedesca Emma Aicher, che ha frenato negli ultimi metri di pista, quando era nettamente in vantaggio su tutte le rivali. Temibile, come sempre, sarà pure l'italiana Federica Brignone, che all'argento conquistato giovedì nel superG vorrà senz'altro aggiungere un'altra medaglia. Occhio anche alla padrona di casa Mirjam Puchner e alla statunitense Breezy Johnson, capaci di ottime prestazioni.
Ancora più solide si presentano le probabilità di successo in seno alla squadra rossocrociata maschile che, grazie alla vittoria di Odermatt in Francia nel 2023, presenteranno al cancelletto di partenza ben cinque elementi. E tutti loro, tranne forse Justin Murisier – che negli ultimi allenamenti si è comunque mostrato in netta crescita – possono legittimamente puntare al bersaglio grosso. Odermatt, Von Allmen, Monney e lo stesso Murisier, del resto, sono tutti stati già capaci di imporsi in questa stagione, mentre Rogentin – benché sia più adatto al superG –, ha fatto capire negli ultimi giorni di trovarsi particolarmente a proprio agio sul pendio austriaco.
Inutile specificare che l'uomo da battere – ancor più dopo la prepotente dimostrazione di forza fornita nel superG di venerdì che lo ha visto trionfare – sarà il nidvaldese Marco Odermatt, il campione in carica, a cui infatti i bookmaker riservano quote bassissime. Dietro di lui, gli altri nomi papabili sono quelli del bernese Von Allmen, dell'austriaco Kriechmayr (medaglia di legno nel superG), e dello statunitense Cochran-Siegle, risultato il migliore nelle prime due prove cronometrate. Qualche chance, come detto, l'avranno a ogni modo pure il friborghese Monney – bravo su ogni tipo di tracciato – e il grigionese Rogentin.