Ai campionati svizzeri Nadine si impone sia nello sprint, sia nella maratona, mentre tra gli uomini Cyril fa suo lo sprint e l'engadinese la maratona
Ai piedi del passo del Furka, a Realp, si è svolta la seconda parte dei campionati svizzeri, dopo il prologo di Klosters, a cui però hanno preso parte solo 137 atleti. Per le corse sulle lunghe distanze è stato preparato un tracciato di 7 km comprendente una salita massima per giro di trenta metri con un dislivello complessivo di circa cento metri. 49 km la distanza per gli uomini, 28 per le donne per cui le difficoltà erano parecchie per tutti gli iscritti. Le partenze sono date in massa a stile libero e ad aprire la mattinata sono state le donne e al primo rilevamento dopo 7 km si nota al comando un gruppo di otto fondiste. Il resto della truppa accusa già distacchi notevoli. Dopo il secondo e il terzo giro in testa c’è Anja Weber, tallonata da Giuliana Werro con Nadine Fähndrich staccata di qualche metro. Ma poi la campionessa di Horw attacca in salita e semina tutte lasciandole quasi sul posto. Reagisce comunque Weber mantenendo il secondo posto mentre Werro, pur apparendo stanca, si assicura il bronzo. I distacchi sono importanti per tutte le avversarie.
Sono sette i giri per la classe maschile e al primo rilevamento cronometrico abbiamo due fondisti in testa al plotone: si tratta di Beda Klee e Jonas Baumann. Il primo si destreggia bene, mentre Jonas sparisce ben presto dai vertici della gara. Sino a metà corsa si alternano al comando in parecchi, ma dopo circa un’ora di gara si nota il simultaneo attacco di Jason Ruesch, Candide Pralog, Fabrizio Albasini e Beda Klee. Da questo momento – siamo al km 35 – la corsa la fanno questi quattro e non ci sarà più nessun rientro. Pralong e Albasini alzano il ritmo, cosicché Ruesch e Klee cedono mentre gli altri due corrono praticamente appaiati e si annullano a vicenda i vari tentativi di uscita. Il titolo nazionale si gioca in volata e Albasini precede Pralong di mezzo metro.
Venerdì era invece stata la volta degli sprint, su un tracciato variato, con una salita di 20 metri e un dislivello totale di 58 metri. Il prologo è valso a qualificare i 28 migliori e sia in campo maschile che femminile i migliori in senso assoluto sono emersi. Le sorprese, alcune veramente clamorose, sono poi giunte nella fase principale. Andando con ordine nello sprint femminile giganteggia Nadine Fähndrich, fresca di rientro dalle gare internazionali: non c’è nessuno che è in grado di recarle fastidio e vince in scioltezza il suo ennesimo alloro svizzero. C'era Giuliana Werro che nutriva speranze di vittoria: la fresca vincitrice della Maratona engadinese è stata costretta alla resa in semifinale e l’imprevisto intoppo l’ha un tantino infastidita. Con Nadine sul podio sono state applaudite Anja Weber (seconda) e Marina Kälin (terza).
Il prologo maschile è stato vinto dall’internazionale Valerio Grond che si è messo alle spalle in un ristretto spazio di sette secondi almeno una trentina di avversari. C’erano comunque tutti i migliori dei quadri principali. Quello che è poi avvenuto negli sprint merita un altro commento. E allora annotiamo che già nei quarti di finale sono costretti sotto la doccia Nicola Wigger, Simon Hammer e Ricky Steinauer. Nella semifinale fanno le valigie altri nazionali come Jonas Baumann, Jason Ruesch, Beda Klee e Fabrizio Albasini. La finale è semplicemente elettrizzante con Valerio Grond che cede subito, mentre Candide Pralong ed Erwan Käser non sanno tenere il ritmo di Janik Riebli e soprattutto del fratellino di Nadine, Cyril, che a sorpresa si aggiudica il titolo svizzero.
In conclusione le staffette – con partenze date in massa – sono iniziate con la gara femminile 3 x 5 km, a cui hanno preso parte 17 club. In programma per ogni fondista due giri di 2,5 km assai impegnativi con una salita lunga 30 metri. Due tratte a stile classico e l’ultima a stile libero. Occorre subito porre in evidenza che non ci sono state sorprese e in sostanza con i risultati avuti fra venerdì e sabato si poteva capire che la vittoria non sarebbe sfuggita all’Alpina di St. Moritz. Anche nella classe maschile il trio targato Davos ha vinto lasciando a una trentina di secondi le Guardie di Confine e relegando al terzo posto il St. Moritz.
Maratona uomini (49 km): 1. Fabrizio Albasini, St. Moritz 2h05’10’’, 2. Candide Pralong, Val Ferret a 1’’, 3. Jason Ruesch, Davos a 54’’, 4. Beda Klee, Ebnat a 56’’, 5. Curdin Raez, St. Moritz a 1’15’’, 6. Avelino Naepflin, Beckenried a 4’54’’, 7. Toni Livers, Trun a 5’02’’, 8. Jonas Baumann, Splügen a 5’29’’ Seguono 45 atleti
Maratona donne (28 km): 1. Nadine Fähndrich, Horw 1h22’07’’, 2. Anja Weber, Hütten a 28’’, 3. Giuliana Werro, Zernez a 46’’, 4. Alina Meier, Davos a 1’34’’, 5. Carla Nina Wochler, Bern a 1’37’’, 6. Désirée Steiner, Davos a 3’53’’, 7. Helena Guntern, Zernez a 7’11’’, 8. Gianna Chiara Wochler, Bern a 7’27’’ Seguono 55 atlete
Staffetta donne (3 x 5 km): 1. Alpina St. Moritz (Ilaria Gruber-Nadia e Marina Kälin) 39’46’’, 2. Horw (Bianca Buholzer-Nadine Fähndrich-Nadia Steiger) a 29’’, 3. Guardie Confine (Lidia Hiernikel-Aita ed Elisa Gasparin) a 41’’, 4. Berna a 1’01’’, 5. Davos a 1’57’’. Seguono altre 15 squadre
Staffetta uomini (3 x 7,5 km): 1. Davos (Jason Ruesch-Cedric Steiner-Toni Livers) 54’04’’, 2. Guardie Confine (Seba Stalder-Erwan Käser-Martin Jäger) a 25’’ 3. Alpina St. Moritz (Max Wanger-Curdin Raez-Fabrizio Albasini) a 31’’, 4. Samedan a 1’07’’, 5. Ebnat-Käppel a 1’21’’ seguono altre 27 squadre
Sprint donne: 1. Nadine Fähndrich, Horw, 2. Anja Weber, Hütten, 3. Marina Kälin, St. Moritz, 4. Alina Meier, Davos, 5. Malia Elmer, Riedern, 6. Nadia Kälin, St. Moritz
Sprint uomini: 1. Cyril Fähndrich, Horw, 2. Janik Riebli, Langis, 3. Erwan Käser, Bex, 4. Candide Pralong, Val Ferret, 5. Valerio Grond, Davos, 6. Noè Neff, Scuol