SCI ALPINO

A Corinne Suter la vittoria sfugge per soli quattro centesimi

L’elvetica ha chiuso il superG di Zauchensee alle spalle dell’italiana Brignone. Lara Gut-Behrami si è dovuta accontentare del decimo posto

16 gennaio 2022
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Dopo la vittoria ottenuta ieri in discesa da Lara Gut-Behrami, la Svizzera è salita sul podio anche nel superG. A Zauchensee, però, la migliore delle elvetiche non è stata la ticinese, autrice di una prestazione non perfetta che le ha garantito soltanto il decimo posto, bensì Corinne Suter. La svittese ha chiuso al secondo posto, alle spalle dell’italiana Federica Brignone (salita al secondo posto della classifica di specialità, alle spalle della connazionale Sofia Goggia). Un’ottima prestazione, quella dell’elvetica, che le lascia un pizzico d’amaro in bocca, visto che la vittoria le è sfuggita per l’inezia di quattro centesimi.

Terza nella seconda libera di Lake Louise a inizio dicembre, Corinne Suter torna sul proscenio a tre settimane dalle Olimpiadi di Pechino. La vicecampionessa del mondo 2021 è stata protagonista di un finale a tutta birra che le ha permesso di recuperare 24 centesimi sulla vincitrice. Per la svittese si tratta del 18° podio in Coppa del mondo, il settimo in superG, il primo nella disciplina da febbraio 2021. Un risultato tanto migliore in quanto sabato aveva rischiato la caduta dopo aver negoziato male un’imperfezione del terreno. Nonostante il grosso spavento, aveva comunque chiuso al settimo posto, a dimostrazione di una condizione che sta tornando al top.

Lara Gut-Behrami, che sta ancora ricercando la forma migliore dopo la lunga pausa per il Covid-19, non è riuscita a recuperare pienamente dallo sforzo profuso in discesa. Sul percorso austriaco, non ha commesso particolari errori, ma ha scelto delle linee che, alla fine, non si sono dimostrate paganti e che l’hanno portata a chiudere con 64 centesimi di ritardo... «Mi piacerebbe rifarla, questa gara – ha commentato la ticinese ai microfoni della Rsi –. Sceglierei di osare di più e di stringere le linee. Lo si poteva fare, ma non ci sono riuscita. Il superG comporta una buona lettura del percorso in fase di ricognizione e poi la capacità di applicare in gara quanto studiato. Purtroppo, mi è mancata quella capacità di stringere le linee, in alcuni passaggi sono uscita troppo larga, ma nel complesso posso essere comunque soddisfatta. È stata una discreta prestazione, pulita e solida. Adesso devo ritrovare l’abitudine alla fatica. Era la prima volta da Lake Louise che mi confrontavo con quattro giorni filati e le gambe ne risentono. Ora vado a casa e mi concentro sull’appuntamento di settimana prossima a Cortina».