Molto incerta la lotta per la generale di Coppa del mondo: a Lenzerheide la ticinese può scalzare Petra Vlhova, lo svittese deve fare lo stesso con Pinturault
Alexis Pinturault, Henrik Kristoffersen. Ma anche il vincitore dello scorso inverno Aleksander Kilde. Tra le donne, ovviamente Mikaela Shiffrin, Petra Vlhova. Prima dell’inizio della stagione era più o meno questa la lista i pretendenti alla generale di Coppa del mondo. Gli svizzeri? Degli outsider in grado forse di inserirsi, ma nulla più di così. Tra gli uomini, l’unico superstite tra i favoriti della vigilia è il francese Pinturault. Il norvegese Kristoffersen ha palesato troppe difficoltà in gigante per poter competere con i migliori. Il suo connazionale Kilde è fuori gioco da metà gennaio per infortunio.
La strada sembrava quindi spianata per Pinturault. L'elvetico Marco Odermatt si è subito dimostrato “in palla”, ma prima di Natale, quando ha preso avvio la stagione degli slalom, il francese ha tenuto a debita distanza lo svittese. A fine gennaio, prima dei Mondiali di Cortina d'Ampezzo e dopo due terzi dell’inverno, Pinturault vantava 317 punti di vantaggio sul rossocrociato. Un mese e mezzo dopo, di quel margine è rimasto ben poco, 31 punti. Odermatt è diventato un rivale molto accreditato, con uno sviluppo che ha avuto tempi brevissimi. Ha consolidato la propria posizione di ottimo gigantista, ha scalato le gerarchie del superG fino ad avvicinarsi alla vetta e ha molto da dire anche in discesa. I piani che Odermatt aveva preparato per il futuro stanno influenzando già il suo presente.
Dal canto suo, Pinturault ha smarrito un po’ di brillantezza già durante i Mondiali e ha commesso diversi errori. La crescita esponenziale di Odermatt gli ha messo pressione addosso e ha lasciato tracce. Oggi sembrano prevalere i dubbi, rispetto alle certezze della prima parte di stagione. Pinturault è sotto pressione anche perché sa che quella di questo inverno è un’occasione più unica che rara di mettere le mani sul Globo di cristallo più prestigioso. Dalla prossima stagione, oltre a Odermatt che già è ad altissimo livello, potrebbero tornare in lizza i citati Kilde e Kristoffersen, ma anche Marco Schwarz. È insomma costretto a vincere, adesso o mai più.
Alla stessa stregua di Pinturault, anche Petra Vlhova ha indicato la classifica generale quale obiettivo primario stagionale. E come il francese, è partita forte mettendo in cassaforte un bel po’ di punti, scavando tra sé e le rivali un discreto margine che ne faceva chiaramente la grande favorita. Lara Gut-Behrami, al pari di tante altre illustri colleghe, in avvio di stagione ha recitato un ruolo da comprimaria, senza grandi squilli. Non appena però la ticinese è salita di tono raggiungendo il picco di forma, inanellando una vittoria dopo l’altra nella velocità e ritrovando lo smalto dei giorni migliori anche in slalom, l’egemonia della slovacca è venuta meno. Passata per un attimo anche al comando della generale, Lara affronta le finali di Lenzerheide con un deficit di 96 punti. Forte di una condizione psico-fisica eccellente, la 29enne ticinese è sulla buona strada per confermare il successo che già assaporò al termine della stagione 2015/16.
Come Odermatt, anche Gut-Behrami ha però bisogno che le finali di Lenzerheide si possano svolgere regolarmente. Le condizioni meteorologiche potrebbe mettersi di traverso, pregiudicando le velleità legittime dei due rossocrociati. Il maltempo annunciato nelle prossime ore mette infatti in forse proprio lo svolgimento della discesa e del superG, le discipline che possono permettere ai due elvetici di balzare al comando e di scavare tra sé e i rivali un margine che poi dovrebbero difendere con il gigante, posto che nello speciale Pinturault e Vlhova possono ottenere punti pesanti. Va ricordato che il regolamento delle finali dice che le gare annullate non vengono recuperate.
Sono tre le Coppe di specialità già assegnate prima delle finali di Lenzerheide. Vincendo lo speciale di Kranjska Gora, Marco Schwarz ha raggiunto Lara Gut-Behrami e Marta Bassino, già certe di aggiudicarsi il Globo del superG rispettivamente del gigante. Sette, invece, quelli da assegnare
Classifica generale: il francese Alexis Pinturault vanta 31 punti di vantaggio su Marco Odermatt. Se la meteo non fa le bizze e permette il regolare svolgimento di tutte le gare il nidvaldese può succedere a Carlo Janka, l’ultimo rossocrociato a imporsi, dodici anni fa.
Discesa: situazione confortevole per Beat Feuz: il bernese scatta con 68 punti di vantaggio sull’austriaco Matthias Mayer. Gli basta un ottavo posto per vincere per la quarta volta di fila.
SuperG: sono 83 i punti di vantaggio dell’austriaco Vincent Kriechmayr nei confronti di Marco Odermatt: per succedere a Mauro Caviezel gli basta il 14esimo posto.
Gigante: riecco il duello Odermatt-Pinturault. Vincitore sabato a Kranjska Gora, lo svittese è balzato in testa con 25 punti di margine.
Classifica generale: Vlhova confidava di giungere a Lenzerheide con un margine superiore agli attuali 96 punti, ma i due slalom di Are le hanno “solo” permesso” di ritornare al comando, ma senza aver fatto la differenza, come nelle intenzioni.
Discesa: il recupero in extremis permette a Sofia Goggia di mettere le mani sulla Coppa, tre anni dopo una gioia che ha già assaporato. Vincitrice di quattro libere ha 70 punti di vantaggio su Corinne Suter, 97 su Gut-Behrami. Le basta l’ottavo rango.
Slalom: è lotta a tre. Vlhova scatta con 22 lunghezze di margine sulla campionessa del mondo Katharina Liensberger e 37 sull’americana Mikaela Shiffrin.
Nazioni: scontato il secondo successo consecutivo della Svizzera, il nono complessivo: sono 1062 i punti di vantaggio dei rossocrociati sull’Austria.