Nulla sarà però in grado di impedire un eventuale annullamento dei risultati, compresi quelli delle Olimpiadi
La pattinatrice russa Kamila Valieva è stata autorizzata a continuare la sua avventura a Pechino. La 15enne era stata sospesa a causa di un test antidoping effettuato in dicembre i cui risultati sono arrivati negli scorsi giorni. La sostanza incriminata è la trimetazidina, che può essere utilizzata nel trattamento e nella profilassi dell’angina pectoris, ma di cui si sospetta si possa far uso per migliorare le prestazioni in ambito sportivo.
Il Tribunale arbitrale internazionale dello sport, con sede a Losanna, senza pronunciarsi sul merito del caso ha confermato la revoca della sospensione provvisoria della pattinatrice decisa mercoledì scorso dall’agenzia antidoping russa (Rusada).
“Impedire all’atleta di competere alle Olimpiadi le causerebbe un danno irreparabile”, hanno osservato i tre arbitri, anche se la sua giovane età (meno di 16 anni) implica regole specifiche di prova e sanzioni più leggere.
Il giovane prodigio può quindi continuare a difendere le sue possibilità di oro olimpico individuale nella sua prima stagione come un senior. Nulla potrà però impedire un’eventuale sanzione futura con la conseguenza di vedere i propri risultati annullati, compresi quelli delle Olimpiadi.
Il programma corto femminile è previsto alle 11, ora svizzera. Valieva gareggerà alle 14.52. È la prima pattinatrice della storia olimpica ad aver eseguito correttamente dei salti quadrupli durante la gara a squadre della scorsa settimana.
L’adolescente russa, un prodotto della ‘fabbrica’ di campioni della severa Eteri Tutberidze a Mosca, ha solo 24 ore per rifocalizzarsi sulla competizione più importante della sua carriera in erba. La giovane in questi giorni ha continuato ad allenarsi e non ha rilasciato dichiarazioni.