La norvegese, in ritardo a 2 km dall’arrivo, ha preceduto la finlandese Niskanen di quattro decimi di secondo. L’elvetica Fähndrich ha chiuso al 22º posto
Therese Johaug ha conquistato il secondo titolo olimpico in cinque giorni. Dopo la vittoria nello skiathlon, si è ripetuta nella 10 km a stile classico. Ma per riuscirci ha dovuto sudare fino all’ultimo centimetro: ha infatti staccato la finlandese Kerttu Niskanen di appena quattro decimi di secondo. La medaglia di bronzo è andata al collo di un’altra finlandese, Krista Parmakoski, la quale ha preceduto di un decimo di secondo la leader della Coppa del mondo, la russa Natalia Nepryaeva. La lucernese Nadine Fähndrich ha concesso 2’17” alla vincitrice e ha chiuso al 22º rango. Un risultato piuttosto deludente per l’elvetica, la quale visibilmente non si è ancora ripresa dalla delusione patita nello sprint (5ª). Mercoledì prossimo avrà l’ultima occasione per rifarsi, nello sprint a squadre, affrontato al fianco di Laurien van der Graaff, con la quale lo scorso anno aveva conquistato il secondo posto ai Mondiali.
Con la decima a più di 1’10” dalla vincitrice, gli scarti sono stati importanti su un tracciato difficile e duro, reso ancora più insidioso dal vento e dalla mancanza di spettatori. Ma la lotta per le medaglie è stata assolutamente elettrizzante. Johaug accusava una decina di secondi di ritardo a 2 km dall’arrivo. La 33enne norvegese ha fatto la differenza all’interno dello stadio d’arrivo ed è riuscita a soffiare la vittoria alla sorella di Ilvo Niskanen, conquistando così il suo terzo oro olimpico (nel 2010 a Vancouver si era messo al collo quello della staffetta). Niskanen, dal canto suo, ha conquistato la terza medaglia d’argento, mentre Parmakoski è giunta a quota cinque (ma mai un oro).
Le altre svizzere al via hanno chiuso lontane dalle migliori: Nadja Kälin al 43º posto a 3’23”, Anja Weber 55ª a 4’07”.