In carica dal 2013, per essere rieletto il numero 1 del Cio avrebbe avuto bisogno di una modifica dei regolamenti
Il tedesco Thoma Bach, che dirige il Comitato olimpico internazionale dal 2013, rinuncia a concorrere per un terzo mandato: per ritenere valida la sua candidatura, fra l'altro, sarebbe stato necessario modificare la Charta olimpica.
«Dopo profonda riflessione», ha detto il 70enne ex schermidore, «ho deciso di non chiedere il prolungamento del mio mandato per salvaguardare la credibilità del movimento a cinque cerchi». Parole pronunciate alla chiusura della 152a sessione del Cio, tenutasi a Parigi a margine dei Giochi.
Il campione olimpico a squadre nel fioretto a Montréal nel 1976 ha ricordato fra l'altro di essere stato egli stesso fra i promotori della limitazione dei mandati all'interno di un'istituzione che era stata travolta da scandali a livello dirigenziale..