Hockey

Un folle giovedì sera condanna il Lugano ai playout

Sotto di un gol al 14‘, i bianconeri ribaltano il risultato grazie alle reti di Guerra e Carr, ma poi si fanno raggiungere e risuperare negli ultimi 2’

Thürkauf cerca di rendersi pericoloso davanti alla gabbia di Mayer
(Keystone)
27 febbraio 2025
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Il Lugano si presenta alle Vernets ben sapendo di dover conquistare un successo da tre punti, in una sfida di capitale importanza nella lotta per evitare la penultima posizione, sinonimo di serie playout con l’Ajoie. In un giovedì sera in cui il coach bianconero, rispetto all’ultima uscita, domenica scorsa proprio contro i giurassiani, opera soltanto un paio di modifiche alle linee d’attacco, in particolare promuovendo Cormier in seconda linea con Zohorna e Sekac. E in avvio di partita è proprio questo terzetto il più attivo sul fronte offensivo, per un Lugano che prova subito a spingere, destando una buona impressione in una prima parte di gara che scorre via senza interruzioni, né – per dire il vero – senza grosse emozioni, se si eccettua la prima (e unica, fin lì) vera occasione del Servette, quando un Praplan ottimamente lanciato da Vatanen si presenta tutto solo davanti alla gabbia di Huska, ma spara di poco fuori. Sul ghiaccio l’equilibrio regna sovrano, ma soltanto fino al 13’38’’ quando, improvvisamente, arriva il vantaggio delle Aquile: Luca Hischier sbuca da dietro la porta sulla sinistra di Huska e serve il puck all’indietro ad Arnaud Jacquemet, e il trentaseienne attaccante vallesano riconvertito in difensore fa secco il portiere slovacco sul primo palo, sfruttando lo spazio lasciato dai cinque bianconeri in pista, che nell’occasione si fanno trovare troppo profondi. Da quel momento in poi, praticamente a farsi vedere sono soltanto gli uomini di Yorick Treille, anche se Huska non correrà più particolari rischi, ma il Lugano deve comunque andare alla prima pausa in svantaggio di una rete.

Nel periodo centrale, naturalmente, il Lugano prova a reagire, ma per vedere il primo pericolo per la porta di Robert Mayer bisogna aspettare il sesto minuto, quando Arcobello scippa il puck in zona offensiva allo svedese Lennström, e si presenta a tu per tu davanti al portiere, ma non riesce a sorprenderlo. Ma l’occasione più grossa di tutte capita sui bastoni dei ginevrini, trascinati – come sempre, del resto – dai suoi attaccanti finlandesi, pur se nell’occasione la conclusione pericolosa è di Praplan, e sfugge a un Huska che soltanto grazie all’aiuto dei compagni di squadra riesce a salvarsi dalla seconda capitolazione, pur se il disperato tuffo di Zanetti che finisce per travolgere la porta, scardinandola, viene giudicato illegale dalla coppia arbitrale: in quei due minuti, nonostante di fronte ci sia il miglior powerplay della Lega, i quattro bianconeri in pista fanno davvero un buon lavoro, e superano il momento difficile senza subire. E poi provano a rendersi minacciosi a loro volta, con due tentativi da lontano di Dahlström e Mirco Müller, ma i pericoli veri sono sempre per la porta di Huska, con la conclusione a botta sicura di Manninen che va a sbattere sulla traversa e poi sulla spalla del portiere, che si salva anche nell’occasione. Tuttavia, al trentanovesimo anche il Lugano sfiora di un niente la rete, con una conclusione di Zohorna che scheggia la traversa a sua volta.

Di ritorno dalla seconda pausa, i ticinesi si rendono pericolosi già al primo ‘shift’, con i soliti Zohorna e Sekac, in una linea completata da un Thürkauf che ha preso il posto di Cormier, dirottato in quarta con Morini e Verboon. Al 41'25‘’ i ginevrini credono di aver trovato la seconda rete, dopo l'aggiramento della gabbia di Manninen che credeva di aver battuto sul tempo Huska, ma in verità il puck, sparito sotto i gambali del portiere bianconero, non ha mai varcato la linea, e gli arbitri se ne accorgono dopo aver analizzato le immagini tivù. Scampato il pericolo, i bianconeri si rimettono al lavoro, rendendosi pericolosi a due riprese con un Luca Fazzini che è tra i più attivi dei suoi, ma le sue bordate – in particolare la seconda – mancano il bersaglio. In ogni caso, il Lugano adesso spinge, e i padroni di casa debbono passare più tempo a rincorrere i puck nel loro terzo invece di provare a costruire: Yorick Treille gioca la carta del timeout, ma la situazione non cambia, e a parte un tentativo estemporaneo di Miranda, la maggior parte del lavoro in attacco lo fanno gli ospiti, ricompensati al 54'03‘’ dal pareggio di Samuel Guerra, che mette un ‘polsino’ sulla porta e sorprende tra i gambali un Robert Mayer ritrovatosi senza bastone dopo uno scontro con Berni. Il Ginevra incassa il colpo, e il Lugano naturalmente non molla la presa, riprovandoci subito con Thürkauf, il cui tiro da pochi passi viene bloccato dal pattino di Karrer. I bianconeri non mollano, e a 2'46‘’ dalla fine debbono togliere il portiere nonostante l'1-1, perché vista la situazione di classifica è obbligato a vincere, e l'agognata rete del raddoppio alla fine arriva, al 57'26‘’, grazie a Daniel Carr. A quel punto, naturalmente, è il Ginevra a dover togliere il portiere, e non soltanto i granata trovano ancora le energie per pareggiare, con il solito Hartikainen, al 58'48‘’, ma sfruttano anche la seconda situazione a porta vuota per conquistare i tre punti, con Granlund, al 59'43‘’.

Ginevra Servette - Lugano (1-0 0-0 2-2) 3-2
Reti: 13'38‘’ Jacquemet (Hischier) 1-0. 54'03‘’ Guerra 1-1. 57'26‘’ Carr (Thürkauf/a 6 contro 5) 1-2. 58'48‘’ Hartikainen (Praplan, Granlund/a 6 contro 5) 2-2. 59'43‘’ Granlund (a porta vuota) 3-2.
Ginevra Servette: Mayer; Karrer, Lennström; Schneller, Berni; Vatanen, Le Coultre; Jacquemet, Chanton; Hartikainen, Manninen, Praplan; Timashov, Jooris, Granlund; Miranda, Pouliot, Hischier; Loosli, Völlmin, Bertaggia.
Lugano: Huska; Guerra, Mirco Müller; Jesper Peltonen, Alatalo; Aebischer, Dahlström; Meile; Carr, Arcobello, Fazzini; Cormier, Zohorna, Sekac; Marco Müller, Thürkauf, Canonica; Aleksi Peltonen, Verboon, Morini; Zanetti.
Arbitri: Kaukokari (Fin), Dipietro; Altmann, Gnemmi.
Note: 6'617 spettatori. Penalità: nessuna (!) contro il Ginevra Servette; 1 x 2’ contro il Lugano. Tiri in porta: 25-38 (10-12, 6-11, 11-14). Servette senza Descloux, Richard (infortunati), Raanta e Cavalleri (in soprannumero); Lugano privo di Van Pottelberghe (infortunato), Joly, Hausheer, Reichle, Nyffeler, Pulli e Patry (tutti in soprannumero). Pali: 36'32‘’ Manninen (traversa), 38'04‘’ Zohorna (traversa). Timeout: 47'25‘’ Ginevra, 57'14‘’ Lugano. Lugano senza portiere dal 57'14‘’ al 57'26‘’ e dal 58'58‘’ al 59'43‘’. Ginevra senza portiere dal 58'05‘’ al 58'48‘’.Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Arnaud Jacquemet e Samuel Guerra.

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