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‘È difficile cambiare mindset a partita in corso’

A Porrentruy i leventinesi incassano la loro quinta sconfitta filata, nonostante un avvio piuttosto convincente. Cereda: ‘Non è un momento positivo’

Il coach biancoblù Luca Cereda
(Keystone)
17 novembre 2024
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Rammarico è forse la parola giusta per descrivere lo stato d’animo dopo quanto successo sabato sera, perché per l’Ambrì quella di Porrentruy era l’occasione giusta per uscire da un momento difficile che l’ha visto conquistare una sola vittoria nelle ultime nove partite. Altrimenti detto, la sfida contro l’Ajoie pareva il miglior trampolino di lancio per rilanciarsi sia sul piano della fiducia che del gioco, ma così non è stato. «Non è un momento positivo, questa sconfitta dopo la pausa fa male, ma dobbiamo utilizzare il dolore di questo insuccesso per vincere la prossima partita» dice, a caldo, ai microfoni di Rsi, l’allenatore biancoblù Luca Cereda.

La chiave di lettura di quanto successo a Porrentruy va sicuramente ricercata in quel che succede nel primo tempo, dove l’Ambrì Piotta, dopo un avvio nel complesso convincente, concede due penalità tutt’altro che necessarie ai giurassiani, i quali si portano in vantaggio proprio sfruttando l’uomo in più sul ghiaccio, guadagnando fiducia e compromettendo i piani della squadra di Cereda. Per il resto della partita, infatti, l’Ajoie è sembrato in pieno controllo del gioco, mettendo maggior intensità nelle proprie azioni e punendo i leventinesi nei momenti delicati. Il vero errore è stato proprio quello di aver dato fiducia a Fischer e compagni, come conferma Zaccheo Dotti ai microfoni di Rsi: «Quando si entra in partita pensando che sia tutto facile si commette lo sbaglio più grande che si possa fare – dice il difensore ticinese, al termine di quella che è la sua duecentesima presenza in biancoblù –. Nel primo tempo siamo incorsi in due penalità che hanno regalato il pallino del gioco ai giurassiani. E cambiare il ‘mindset’ durante la partita è complicato: l’inizio ha compromesso il resto della serata».

Ora Inti Pestoni e compagni avranno a disposizione cinque giorni per riordinare le idee e cercare di tornare alla vittoria proprio nel derby di venerdì sera a Lugano. Imparando, rispetto alla partita di sabato, a leggere meglio gli episodi chiave, punendo l’avversario al momento giusto e portando il ‘momentum’ dalla loro parte. Questo, in fondo, è un po’ il filo conduttore della stagione dell’Ambrì, con troppe partite finite all’overtime che i biancoblù non hanno saputo chiudere prima, nelle fasi cruciali dei match, ciò che è costato loro la posta piena. Esattamente l’opposto di ciò che ha fatto sabato sera la squadra del nuovo tecnico Greg Ireland, che ha saputo punire duramente i leventinesi con due gol in superiorità numerica e un bel contropiede proprio quando Dominik Kubalik e compagni stavano creando una mole di gioco superiore. All’Ambrì, poi, sono mancati incisività e determinazione nelle azioni offensive, spesso finite al largo dello slot dei padroni di casa, ciò che gli ha impedito di creare molti veri pericoli per la porta di Damiano Ciaccio. Inoltre, sul fronte difensivo va segnalato il momento difficile del boxplay, visto che i biancoblù nelle ultime quattro partite hanno sempre subito almeno una rete con l’uomo in meno sul ghiaccio. Tutti aspetti su cui la squadra di Luca Cereda dovrà riflettere per cercare di uscire dalla situazione difficile, risollevando le sue quotazioni in una classifica comunque ancora piuttosto corta.¬ S.P.

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