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Ambrì, il fluido di Tommaso e la situazione fluida

A Berna i biancoblù riprendono quota grazie a una finta di Heed e allo scatenato De Luca con la febbre del sabato sera. ‘Ora voglio andare avanti così’

La prima tripletta non la si scorda mai
(Keystone)
19 febbraio 2024
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Certo che la dice lunga il gesto di stizza di Benjamin Baumgartner, che scaraventa via la propria porta appena dopo essersi dovuto sorbire lo show di Tim Heed, il trentatreenne difensore di Göteborg che dopo ventitré secondi nel prolungamento si reinventa Sidney Crosby, facendosi beffe del povero Reideborn, regalando il secondo, meritatissimo punto al suo Ambrì, che sul ghiaccio di Berna si rifà una salute dopo la notte insonne della vigilia, per via di Djuse e del suo gol a due minuti dalla fine del match col Rapperswil.

Ma non è solo frustrazione, quella di Baumgartner: sarà anche (e soprattutto) preoccupazione quella dell’attaccante austriaco, siccome dopo quella sconfitta gli Orsi sentono più che mai il fiato sul collo di Lugano e Davos, in un sabato sera segnato non soltanto dall’immediato riscatto dell’Ambrì di Cereda, ma pure dalle cinque sberle del Langnau al Friborgo in casa sua, oppure ancora dalla sconfitta del Bienne a opera di un Ajoie che la sera prima aveva già scippato un punto proprio alle Tigri dell’Emmental. Insomma, a un paio di settimane dal termine della regular-season, la situazione di classifica è ingarbugliata al punto tale che tra il Lugano, che è quinto, e lo stesso Ambrì ci sono soltanto dieci punti, e se i biancoblù oggi come oggi sono undicesimi, scavalcati sabato proprio dal Langnau, è unicamente perché i bernesi hanno giocato due partite in più, infatti la media dei punti a partita (1,391 contro 1,354) depone ancora in favore dei ticinesi. Del resto, al pari di Davos e Ginevra, la formazione leventinese è quella che ha giocato meno di tutti (46 partite, contro le 47 di Lugano, Berna e Bienne e le 48 del Langnau), in un contesto che più fluido di così non potrebbe essere, tanto che bisogna essere davvero degli indovini per sapere oggi come finirà, dopo che il primo weekend del volatone ha subito dimostrato quanto fallaci possano essere i pronostici.

Nell’attesa di sapere come finirà, Cereda e il suo Ambrì possono rallegrarsi per i due punti di Berna in un contesto non facile, con Fadani che si è trovato improvvisamente cucito addosso i galloni da titolare dopo il forfait dell’ammalato Juvonen e la prolungata assenza dell’infortunato Conz, con il coach biancoblù che ha approfittato della contingenza per battezzare Jared McIsaac nell’acqua gelida, e nonostante non sapesse bene cosa attendersi, è evidente, il ventitreenne canadese ha offerto una prova diligente e di sostanza. C’era poi da risolvere la questione dell’assenza dell’acciaccato Inti Pestoni (guaio legamentare a un ginocchio: ne avrà per un paio di settimane), il cui posto in seconda linea, esattamente come nel finale di contesa venerdì sera alla Gottardo Arena, è stato nuovamente occupato da quel Tommaso De Luca che sul ghiaccio di Berna si è scatenato al punto da realizzare addirittura tre reti, in un terzetto completato dall’istrionico Spacek e da Dauphin che è stato senz’altro il più attivo, oltre che pericoloso. «È stato bellissimo – dice, a caldo, ai microfoni di Rsi, il diciannovenne aostano dopo aver centrato la sua prima tripletta tra i professionisti –. Ho provato davvero una grande emozione, e ho aiutato la squadra a vincere: ora voglio continuare in questo modo, segnando il più possibile in questa stagione».

De Luca a parte, sul ghiaccio di Berna un po’ tutto l’Ambrì ha offerto incoraggianti segnali, un po’ sotto tutti i punti di vista. «È stata una serata molto intensa, sia nella nostra zona offensiva, sia in quella difensiva – conclude l’attaccante numero 88 –. Credo che questa vittoria ce la siamo meritata, ora cerchiamo di continuare così anche nelle prossime partite». Nell’attesa, De Luca e compagni si godono lo sgarbo agli Orsi aspettando l’Ajoie, dopodomani (per fare in modo che, almeno ogni tanto, i pronostici ci azzecchino), forti della loro ennesima serata risolta trionfalmente oltre il sessantesimo: ben sette partite concluse all’overtime da inizio stagione, altrettante vittorie biancoblù. Altro che caso. C.S.