Hockey

Marco Müller decide il derby amichevole a 8 secondi dalla fine

Alla Cornèr Arena si conclude la preseason di Lugano e Ambrì Piotta, in un match piuttosto caotico segnato da una penalità di Kneubuehler nell'epilogo

Porta la firma del numero 10 bianconero il derby d’estate
(Ti-Press)
8 settembre 2023
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Finisce con un successo del Lugano il derby estivo alla Cornèr Arena, dove va in scena la prova generale di campionato per bianconeri e biancoblù. In un venerdì che si apre subito con una doppia cattiva notizia sul fronte bianconero: infatti non ci sono né il "topscorer" Joly, né il ticinese Guerra, vittime entrambi di infortuni rimediati nell'ultimo allenamento. I due, che si sottoporranno lunedì agli accertamenti del caso, vanno ad aggiungersi a un discreto elenco di giocatori ammalati (ovvero Snellmann, Ruotsalainen, Carr e Gerber), mentre sul fronte biancoblù l'elenco di assenti è anche più lungo, siccome Fadani, Marchand, Fohrler e Dauphin – tutti a riposo – si aggiungono agli infortunati Zwerger, Zündel, Heed e Virtanen. Anche stavolta, insomma, Luca Cereda è costretto a schierare una difesa senza stranieri, messa subito a dura prova da un Lugano che dà l'impressione di riuscire a trovare sempre una soluzione, anche non sempre delle più intuitive, mentre tra i pali Juvonen è sicurissimo in ogni suo movimento. In ogni caso, al di là del palo di Walker al 4'28‘’, è la formazione di Gianinazzi quella decisamente più attiva sul fronte d'attacco. L'occasione migliore dei biancoblù capita sul conto di Jakob Lilja, ma lo svedese ben lanciato da Bürgler mette fuori. Poco dopo, però, arriva il vantaggio del Lugano, al 14'58‘’: l'Ambrì si fa prendere in velocità e i bianconeri si presentano nel terzo d'attacco in situazione di 2 contro 1, ma Arcobello decide di fare tutto da solo e batte Juvonen con un tiro piazzato, festeggiando il suo primo gol di questa preseason. Poi, sull'epilogo di primo tempo Wolf si lascia sfuggire Landry, e il giovane numero 13 fa venire i brividi a Koskinen, che però si salva.

Il secondo tempo si apre invece con un paio di imprecisioni degli ospiti, ma Walker e Morini non ne approfittano. Decisamente più scaltro invece è Inti Pestoni, al 24'20‘’, che approfitta di una dormita dei bianconeri, ritrovatisi praticamente in cinque nella metà ghiaccio avversaria: il tocco di Kostner lancia in break il suo capitano, che dopo aver fintato Koskinen lo batte tra i gambali. La partita è più equilibrata ma anche piuttosto caotica, e poco dopo metà partita LaLeggia sfiora il nuovo vantaggio bianconero: il suo tiro viene sfiorato da Juvonen e va a spegnersi sul palo. L'Ambrì risponde con una pregevole combinazione sulla sinistra di Koskinen, ma il portiere finlandese riesce a intuire la conclusione di Spacek. Poi ci provano Albis e Isacco Dotti dalla distanza senza però inquadrare il bersaglio, quindi nel finale è il Lugano a tentarci da lontano, ma la doppia iniziativa di Peltonen non ha fortuna.

Al rientro dagli spogliatoi sono i bianconeri a dare l'impressione di voler subito spingere, ma l'Ambrì non sta certo a guardare e prova a schiacciare la squadra di Gianinazzi nel proprio terzo, e Bürgler e Kneubuehler, soprattutto, hanno sul bastone i dischi buoni per fare la differenza. Intanto il tempo passo e in mezzo a tanta confusione l'impressione è che, a quel punto, chi segnerà il prossimo gol avrà vinta la partita. E quel gol, a 6 minuti e 12 dalla terza sirena, lo segna Dario Wüthrich, con un tiro angolatissimo da distante che non lascia scampo a Koskinen. Finita lì? Macché. Passano una quarantina di secondi e il lanciatissimo Fazzini viene atterrato da Terraneo con un fallo d'emergenza a due passi da Juvonen: gli arbitri non hanno esitazioni e accordano il rigore, con il numero 17 bianconero che pareggia i conti vincendo il duello con il portiere finlandese biancoblù. Più che mai lanciato, nella sua fase decisiva il derby si accende, con anche un intermezzo pugilistico a centro ghiaccio tra Landry e Thürkauf, che costa la doccia anticipata a entrambi. Poi, uno sgambetto fischiato a Kneubuehler costringe i biancoblù a chiudere il match in quattro, e quell'occasione Marco Müller la sfrutta per chiudere definitivamente i conti. A soli otto secondi e tre decimi dalla sirena finale.

Lugano - Ambrì Piotta (1-0 0-1 2-1) 3-2
Reti: 14'58’‘ Arcobello 1-0. 24'20‘’ Pestoni (Kostner) 1-1. 53'48‘’ Wütrich 1-2. 54'26‘’ Fazzini (rigore per fallo d'emergenza di Pezzullo) 2-2. 59'52‘’ Marco Müller (LaLeggia/esp. Kneubuehler) 3-2.
Lugano: Koskinen; Mirco Müller, LaLeggia; Alatalo, Peltonen; Wolf, Andersson; Hausheer; Cjunskis, Thürkauf, Zanetti; Canonica, Marco Müller, Fazzini; Granlund, Arcobello, Verboon; Cormier, Morini, Walker; Patry
Ambrì Piotta: Juvonen; Zaccheo Dotti, Wütrich; Pezzullo, Albis; Isacco Dotti, Terraneo; Pastori; Brüschweiler, Spacek, Pestoni; Eggenberger, Landry, De Luca; Lilja, Kneubuehler, Bürgler; Douay, Kostner, Grassi; Hofer
Arbitri: Lemelin (Usa), Piechaczek (Ger); Cattaneo, Huguet
Note: 5'583 spettatori. Penalità: 3 x 2‘ + 1 x 5‘ e disciplinare di partita (Thürkauf, al 57'39’‘) contro il Lugano; 3 x 2’ + 1 x 5’ (Landry, al 57'39‘’) e disciplinare di partita contro l'Ambrì Piotta. Lugano privo di Guerra, Joly (entrambi infortunati), Schlegel (in soprannumero), Carr, Ruotsalainen, Gerber, e Snellmann (tutti ammalati); Ambrì senza Zwerger, Zündel, Heed, Virtanen (infortunati), Fadani, Marchand, Fohrler e Dauphin (tutti a riposo). Pali: 4'28’‘ da Walker, 30'20’‘ LaLeggia. Timeout: 58'53’‘ Lugano, 59'52’' Ambrì Piotta. Ambrì senza portiere negli ultimi otto secondi del confronto.