La ministra St-Onge ha riconosciuto i progressi compiuti da dicembre. Lo stop era dovuto allo scandalo dei fondi destinati alla copertura di casi d'abuso
La Federazione canadese di hockey ha riottenuto con effetto immediato il finanziamento governativo, interrotto circa un anno fa, quando era stato reso noto che la federazione aveva comprato il silenzio da parte di vittime di abusi perpetrati da suoi membri, grazie a dei fondi appositamente destinati.
L'annuncio è stato fatto dalla ministra dello Sport canadese Pascale St-Onge prima della finale dei Mondiali femminili di Brampton (nella quale le canadesi sono state sconfitte 6-3 dagli Stati Uniti), sottolineando il fatto che la Federazione ha adempiuto alle tre condizioni necessarie per tornare a ricevere i contributi. Si trattava nello specifico di diventare firmatari a pieno titolo di Sport senza abusi e dell'Ufficio del commissario per l'integrità nello sport; continuare a studiare e attuare le raccomandazioni della revisione della governance indipendente guidata dall'onorevole Thomas Cromwell; impegnarsi a riferire al governo del Canada con maggiore regolarità.
La ministra ha pure riconosciuto che, da quando il nuovo Consiglio d'amministrazione è stato eletto in dicembre, sono stati compiuti a questo proposito dei significativi progressi.