Grazie ai gol di Heed e McMillan i biancoblù superano il Langnau, in un incontro delicatissimo. Grassi: ‘Non ci siamo lasciati andare dopo il gol subito’
Ambrì – Contro il Langnau l’Ambrì è a lungo sembrato avere gli argomenti migliori per vincere la partita, che ha però rischiato di compromettere nel periodo centrale, nel quale sono stati i Tigers a farsi preferire: «Abbiamo avuto tante occasioni nel primo tempo e a inizio secondo, ma ci siamo concentrati più sull’aspetto difensivo, per non farli segnare troppo, l’abbiamo fatto e sono bastati due gol per vincere – commenta Daniele Grassi –. Il gol subito ci ha un attimo tagliato le gambe, ma non ci siamo lasciati andare, continuando su quella linea anche nel terzo tempo e dopo il gol segnato siamo stati bravi a lottare con il coltello tra i denti».
Quello shorthand subito avrebbe potuto dare alla partita un piega diversa, ma i padroni di casa sono stati bravi a concedere una sola superiorità intera agli avversari: «Siamo stati bravi a livello di disciplina, non sempre ci riusciamo. Il Langnau gioca un boxplay strano, specula parecchio e questa volta è andata bene a loro, noi dovremo essere più attenti. Non penso che abbiamo giocato malissimo il powerplay, ma abbiamo forse fatto poca attenzione alla loro spregiudicatezza. Dobbiamo accettare che sull’arco dei sessanta minuti è difficile essere costanti e che ci sono dei momenti in cui l’avversario può prendere il sopravvento. A Ginevra penso ci abbia fatto male più del dovuto il loro quarto gol, dopo il palo».
Bene anche che il gol decisivo sia arrivato già all’inizio del terzo tempo, grazie al disturbo di McMillan, già autore dell’1-0: «Loro hanno provato a chiamare il challenge essendo un gol importante, che alla fine si è rivelato decisivo, il regolamento è chiaro e la decisione è giusta».
Questa volta l’Ambrì può dunque andare in pausa con maggiore fiducia nei propri mezzi: «A Ginevra avremmo anche potuto ottenere uno o due punti, ma siamo stati bravi a recuperare nelle poche ore a disposizione e farci trovare pronti con il Langnau. A novembre arrivavamo da una lunga striscia negativa, mentre questa vittoria fa bene al morale. Come in ogni pausa ci sarà un duro lavoro da fare, visto che oltretutto non avremo poi la pausa natalizia, per via della Spengler. Nei primi giorni l’accento sarà sulla condizione fisica, poi a livello di calma difensiva avremo qualcosa su cui lavorare».
Intanto, in vista della kermesse grigionese, i tifosi possono già iniziare a pregustare il contributo di Vili Saarijärvi: «È un ottimo giocatore, abbiamo visto come si è adattato alla lega e siamo felici di averlo con noi a Davos».
Un buon contributo lo sta dando anche il trio, già visto l’anno scorso, Grassi-Zwerger-Pestoni: «Avevamo giocato qualche spezzone assieme un mesetto fa e le cose non stavano andando benissimo. Trovo che Dominic abbia fatto un grande passo avanti nelle ultime partite e questo aiuta tutti. L’anno scorso era la mia prima esperienza al centro, ora qualcosa in più la so, chiaramente ci vuole qualche partita per riadattarsi e anche agli ingaggi è andata un po’ meglio, ma io mi diverto in tutti e due i ruoli».
Luca Cereda è soddisfatto dell’esito della serata, pur riconoscendo alcune criticità: «Se pensiamo di vincere 10-1 con il Langnau siamo al posto sbagliato, anche dal pubblico ho percepito un ambiente pauroso, eccezion fatta per il bello striscione. Siamo ancora in un momento instabile come squadra, nel primo tempo potevamo segnare qualche gol in più, ma dopo il 2-1 siamo riusciti a tenere il risultato, pur complicandoci la vita in qualche situazione. Queste vittorie ci danno comunque quella serenità che permette di effettuare la giocata più efficace. Dobbiamo lavorare per gestire con coraggio le fasi calde della partita. Anche sull’unità possiamo fare passi avanti».
Dopo una buona prestazione non ripagata a Ginevra era però fondamentale conquistare i tre punti e riportarsi a -2 dai Tigers: «I dati analitici della partita di Ginevra dicono che avremmo meritato la vittoria. Sapevamo che era una partita importante per non ampliare il distacco, ma tutte le vittorie sono piacevoli».
Un apporto fondamentale è stato quello di Janne Juvonen autore di 38 parate (anche se gli interventi più complessi li ha dovuti sfoderare Charlin): «Juvonen ha fornito una buona risposta a una partita complicata a Ginevra, era la prima volta che lo sostituivamo e non sapevamo come avrebbe reagito e lui ha mostrato la strada. Siamo anche contenti che il gol dia dell’ossigeno a McMillan, che ultimamente aveva avuto diverse occasioni, e che Heim sia subito tornato a essere un elemento importante».
La squadra è però parsa un po’ stanca, la speranza è di recuperare qualche elemento, da qui al 20 dicembre: «Magari nella pausa riusciremo a recuperare Kneubuehler e Kostner, mentre Pezzullo ha appena ricevuto il via libera per riprendere gli allenamenti».