laR+ HOCKEY

Un ottimo tempo non basta, Lugano kappaò a Ginevra

Alle Vernets seconda sconfitta in tre partite per i bianconeri, nella sera del debutto di Connolly. ‘Dobbiamo capire il power-play cos’ha che non va’.

Il gol di Granlund sembrava aver spianato la strada ai bianconeri. Invece...
(Keystone)
24 settembre 2022
|

Un ottimo primo tempo, suggellato dal quel gol di Granlund che è anche il primo del campionato per il ventinovenne attaccante di Oulu. Dopo che qualche minuto prima il debuttante Brett Connolly, servito da uno sgusciante Troy Josephs, che brucia in velocità Simon Le Coultre, fallisce l’opportunità di segnare subito alla sua prima partita in bianconero. Al di là delle occasioni, il Lugano che si ammira sul ghiaccio delle Vernets in apertura della sfida con il Servette sembra una squadra solida, attenta e determinata. Al contrario dei padroni di casa, i quali cominciano a sommare gli errori in impostazione di fronte al fore-checking dei ticinesi. I quali, visti i risultati, a quel punto s’illudono di poter mettere a segno rapidamente il colpo del kappaò, soprattutto quando Morini lascia addirittura sul posto Tömmernes a una trentina di secondi dalla prima sirena e parte deciso a sfidare Mayer: il problema, però, è che i bianconeri finiscono col trovarsi troppo sbilanciati, e il Ginevra ne approfitta per lanciarsi in contropiede quando mancano soli ventitré secondi alla pausa, e il 2 contro 1 sull’asse Richard-Omark non lascia scampo a Schlegel, con un Alatalo rimasto da solo in retrovia e che (oltretutto un po’ all’ultimo) si fionda sul numero 71, invano.

A quel punto nessuno ancora lo sa, ma al tirar delle somme il punto del pareggio granata dà una svolta decisa alla partita. Da quel momento in poi, infatti, la pressione del Servette aumenta, e i ticinesi (che si fanno dominare gli ingaggi) debbono soprattutto badare a difendersi. Anche in quel momento riescono ancora a farlo bene, nonostante siano i padroni di casa a portare a spasso il disco in un secondo periodo comunque non dei più vivi. Poi, a 4’07" dalla seconda pausa, ecco un episodio che farà discutere: Jooris infila il bastone tra le gambe di Kaski per giocare il disco ma poi sembra sollevarlo, per colpire il finlandese là dove non batte il sole. Gli arbitri sul ghiaccio sembrano non avere esitazioni e optano per una penalità di partita, ma dopo aver consultato le immagini tivù (ciò che è permesso dal nuovo regolamento), oltretutto non chiarissime, decidono di ridurre la sanzione a due minuti, dopo non essere riusciti a dimostrare che fosse un chiaro tentativo di ‘spearing’. Anche in quell’occasione con l’uomo in più, come in quelle precedenti e future, gli uomini di McSorley non riescono però a far male. E sono proprio quelle opportunità sciupate, a cui si aggiungono le sbavature in copertura nel terzo periodo sfruttate da Praplan per il punto del 2-1 (che sarà poi anche il gol-partita, al 44’15"), e da Filppula per il 3-1 al 57’45", a condannare i bianconeri a una seconda sconfitta consecutiva, dopo quella di martedì sera in casa contro lo Zurigo. «Abbiamo iniziato molto bene, con una grandissima intensità, per i primi quindici, venti minuti. Poi il Ginevra ci ha schiacciati, e alla fine ha portato a casa questa partita – racconta ai microfoni di Rsi il numero 17 Luca Fazzini, che per l’occasione disputa la sua cinquecentesima partita con addosso la maglia bianconera –. Il powerplay? Sì, questa sera di superiorità numeriche ne abbiamo avute e non riuscire a segnare non va bene: significa che c’è qualcosa che non va, e dobbiamo capire in fretta cosa non funziona». Possibilmente già entro stasera, quando alla Cornèr Arena arriverà il Losanna». C.S.

Ginevra Servette - Lugano (1-1 0-0 4-1) 5-2
Reti: 13’46’’ Granlund (Marco Müller) 0-1. 19’37’’ Omark (Richard) 1-1. 44’15’’ Praplan (Filppula) 2-1. 52’12’’ Filppula (Smirnovs/penalità differita) 3-1. 57’45’’ Omark 4-1. 59’30’’ Bennett (Fazzini) 4-2. 59’47’’ Praplan (Karrer/a porta vuota) 5-2.
Ginevra Servette: Mayer; Tömmernes, Karrer; Maurer, Vatanen; Le Coultre, Völlmin; Chanton; Rod, Filppula, Praplan; Bertaggia, Pouliot, Miranda; Omark, Richard, Hartikainen; Smirnovs, Jooris, Antonietti; Berthon.
Lugano: Schlegel; Riva, Alatalo; Guerra, Andersson; Mirco Müller, Kaski; Wolf; Morini, Granlund, Marco Müller; Bennett, Arcobello, Fazzini; Josephs, Thürkauf, Connolly; Patry, Herburger, Vedova; Gerber.
Arbitri: Tscherrig, Hungerbühler; Stalder, Huguet.
Note: 5’076 spettatori. Penalità: 5 x 2’ contro il Ginevra Servette; 2 x 2’ contro il Lugano. Tiri: 30-32 (6-11, 13-5, 11-16). Servette senza Descloux, Winnik, Cavalleri (infortunati) e Smons (in soprannumero); Lugano privo di Carr, Walker (infortunati), Stoffel e Koskinen (in soprannumero). Cinquecentesima partita di Luca Fazzini con la maglia del Lugano. Lugano senza portiere dal 59’44’’ al 59’47’’. Premiati quali migliori in pista Valtteri Filppula e Markus Granlund.