Nonostante la probabile assenza dell’austriaco l’Ambrì va a Losanna con piena determinazione. Il ds Duca: ‘Abbiamo inoltrato ricorso’
Nel corso della stagione 2007-2008 l’Ambrì, allora allenato da Jan Tlacil e capitanato da Nicola Celio, assistito da Paolo Duca, infilò otto vittorie consecutive. Ora, con Duca direttore sportivo, si è fermato a quota sette. E dopo il 2-1 di domenica a favore del Losanna, bisogna riabituarsi alla sconfitta per reagire, andare a espugnare nuovamente la Vaudoise Arena e prolungare così ulteriormente la stagione. Tuttavia i biancoblù potrebbero trovarsi di fronte Heldner (la sua penalità di partita per carica alla testa di Zwerger è stata in un secondo momento valutata come regolare) e Genazzi (scontratosi con un arbitro) come previsto o auspicato in un primo momento. «Quello di Heldner è stato sicuramente un check molto duro, in cui tiene i pattini per terra, ma il primo contatto è stato a livello del mento, prima che sul petto e ciò me lo ha confermato Zwerger stesso – commenta Duca. Per questo motivo abbiamo deciso d’inoltrare ricorso contro la decisione di togliere a Heldner la penalità di partita. In ogni caso non penso che domani (stasera per chi legge, ndr) vedremo Dominic sul ghiaccio».
Detto ciò i leventinesi dovranno essere più abili a sfruttare le concessioni che la difesa losannese tende a concedere con una certa frequenza. Infatti è da sottolineare come, in misura forse addirittura superiore rispetto a domenica quando la possibile eliminazione sarebbe avvenuta lontano dagli occhi esigenti dei propri tifosi, la pressione sia ancora sulle spalle dei losannesi, per i quali la qualificazione ai quarti di finale rappresenta il minimo sindacale, mentre essa sarebbe la ciliegina sulla torta della stagione della compagine allenata da Luca Cereda. «Stasera sarà ancora una gara sette, da "do or die" come si dice in inglese, abbiamo già vinto a Losanna venerdì scorso, non vedo perché non possiamo ripeterci. Non sarà sicuramente facile, anzi mi attendo l’ennesima battaglia, come lo sono state le ultime nostre dieci partite. E siamo nella stessa identica situazione delle ultime giornate di regular season, né più, né meno. Dovremo avere pazienza, essere pronti al loro arrembaggio che si verificherà all’inizio di ogni tempo con solidità, disciplina tattica, facendo attenzione alle penalità. Inoltre dovremo andare con coraggio, con la mentalità vincente. Loro tirano tanto e qualcosa dovremo per forza concedere, non per caso sono la squadra che da Natale via ha mostrato la miglior forma».
Per chiudere la serie in due partite sarebbe magari servito passare in vantaggio nella partita della Gottardo Arena? «È stata una partita tiratissima, anche noi abbiamo avuto le nostre chance, ma non siamo riusciti a capitalizzarle, nemmeno quelle avute dopo il loro secondo gol. Nei cinque minuti di superiorità non siamo riusciti a segnare e lo abbiamo pagato a caro prezzo. Peccato, perché anche se avessimo segnato la penalità non sarebbe scaduta».
Domenica intanto il pubblico di fede biancoblù è tornato, tre anni dopo l’ultima volta, a vivere l’ebbrezza di una partita di playoff: «Le emozioni sono l’essenza del nostro sport e le partite combattute sono quelle che più contribuiscono alla presenza di emozioni forti. E per averle è necessario che la squadra sia combattiva e porti energia sul ghiaccio. È in questo senso che stiamo lavorando io e Cereda da quando siamo alla direzione della squadra».
Buona parte del merito del finale di stagione è da ascrivere all’innesto di Janne Juvonen e quindi, almeno indirettamente, anche all’intuizione di Duca, che non solo è stato sufficientemente ardito da recarsi all’ippodromo a scommettere quando la logica diceva altro, ma ha pure saputo puntare sul cavallo vincente. «È anche un po’ una serie di coincidenze, dal ferimento di Conz, e siamo andati avanti con due portieri, poi vista la grossa posta ancora in palio e un periodo di bassa forma di Ciaccio ci si è presentata questa opportunità con un giocatore che non giocava da dicembre fra Covid e le Olimpiadi passate nella "Taxi squad", per cui era una mossa che aveva senso per noi e l’abbiamo fatta. Oltretutto adesso, con la malattia di Ciaccio, avere un solo portiere sarebbe stato un rischio veramente grande».
La partita promette equilibrio, nonostante i biancorossi siano favoriti dal lato tecnico, come dimostrano i sei precedenti stagionali (quattro vinti dal Losanna, due dall’Ambrì): cinque si sono conclusi con un solo gol di scarto (tre volte 3-2 e le ultime due 2-1 ciascuno) e uno con due (5-3 per il Losanna ad Ambrì).