Hockey

Non è un martedì facile, ma il Lugano torna a sorridere

Traber e Bertaggia spianano la strada, ma poi i bianconeri debbono fare i conti con il ritorno dell’Ajoie, prima di centrare la prima vittoria del 2022

Reto Schmutz prova a liberarsi del controllo di Bernd Wolf davanti a Schlegel (Keystone)
18 gennaio 2022
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Dopo tre sconfitte il Lugano ritrova il sorriso, centrando il primo successo del 2022 in una serata comunque non facile. Nonostante i ticinesi decidano subito di prendere le cose in mano, con la prima occasione che arriva già al secondo minuto, quando però Morini servito da Herburger spara però addosso al portiere. Poi, al 2‘02’’, è Daniel Carr a far venire i brividi a Tim Wolf, ma il suo tocco in backhand scheggia la traversa. Insomma, la sceneggiatura della serata sembra chiara: il Lugano fa girare il disco, l’Ajoie fa ciò che può. Così il raddoppio bianconero, al 14’26’’, non sorprende nessuno: puck dalla blu di Loeffel sulla porta, Fazzini ci prova due volte (la seconda senza trovare l’impatto col puck) e poi scarica a Bertaggia, che non sbaglia la mira. A sorprendere, semmai, è il fatto che i giurassiani riescono a ridurre lo scarto ancor prima della pausa, al loro ottavo tiro in porta. Al 19’48’’, con i bianconeri in quattro per un colpo di bastone fischiato a Bertaggia, con il canadese Jérôme Leduc che riesce nell’impresa di segnare nonostante al momento di armare il tiro il suo bastone si spezzi in due. E almeno a giudicare dall’espressione, Niklas Schlegel non dà l’impressione di essere particolarmente contento...

Il peggio, però, deve ancora arrivare. Arriva al 21‘59‘’, quando l’Ajoie s’inventa il modo di pareggiare: il puck arriva pericolosamente davanti a Schlegel, il quale riesce a mettere una pezza sul primo tentativo di Frei, ma proprio mentre la difesa bianconera perde di vista il disco, da sotto misura Schmutz trova il tocco vincente. A quel punto, improvvisamente, a Porrentruy diventa tutta un’altra partita. Con il Lugano che prima deve stringere i denti durante una penalità inflitta a Josephs per un’ostruzione, e poi con il passare del tempo comincia anche a subire le iniziativa dei giurassiani che vanno come matti, sulle ali dell’emozione. Emozione che, però, i bianconeri riescono a spegnere al 34’48’’: puck di Fazzini a fondo pista, Bertaggia prova a insistere, ma il primo ad arrivarci è Alatalo, il cui appoggio dalla sinistra trova impreparato Wolf, che rilascia il puck davanti a sé, e da quella posizione l’astuto (e paziente) Arcobello non può sbagliare. Poi, neanche venti secondi dopo Rouiller si fa buttar fuori per una bastonata, e Fazzini, con un tiro dei suoi – lui che però non segnava ormai a otto partite – porta il risultato sul 4-2 al 36’58’’. Finita lì? Neanche per sogno: al 38’24’’ un gran slap dalla blu del solito Leduc finisce addosso a Josephs, la cui deviazione non lascia scampo a Schlegel.

A quel punto, il Lugano sa bene di non poter concedere più nulla agli uomini di Gary Sheehan. Così, sin dai primi istanti del periodo conclusivo i bianconeri spingono sull’acceleratore, aumentando l’intensità. E l’Ajoie è costretto a subire le trame ospiti, che si piazzano nel terzo e fanno girare il disco a lungo, finché Riva si spinge dietro la porta di Tim Wolf e trova il passaggio decisivo per Tim Traber, il cui tocco prende in contropiede il portiere giurassiano. È il gol di troppo per i padroni di casa. Che hanno però il merito di non smettere di provarci, almeno fino al 6-3 di Herburger in contropiede a sei minuti dalla fine, prima del definitivo 7-3 di Arcobello a porta vuota.

Ajoie - Lugano (2-1 2-2 0-3) 3-7
Reti:
9’15’’ Traber (Stoffel, Walker) 0-1. 14’26’’ Bertaggia (Fazzini, Loeffel) 0-2. 19’48’’ Leduc (Eigenmann, Devos) 1-2. 21’59’’ Schmutz (Frei, Devos) 2-2. 34’48’’ Arcobello (Alatalo, Fazzini) 2-3. 36’58’’ Fazzini (Alatalo, Herburger/esp. Rouiller) 2-4. 38’24’’ Leduc (autorete Josephs) 3-4. 42’52’’ Traber (Riva) 3-5. 53’46’’ Herburger (Arcobello) 3-6. 59’59’’ Arcobello (a porta vuota) 3-7.
Ajoie: Tim Wolf; Leduc, Eigenmann; Birbaum, Hauert; Roullier, Pouilly; Bartholet; Rohrbach, Romanenghi, Joggi; Frei, Devos, Schmutz; Bogdanoff, Frossard, Huber; Schnegg, Macquat, Henry.
Lugano: Schlegel; Riva, Alatalo; Mirco Müller, Loeffel; Guerra, Chiesa; Bernd Wolf; Bertaggia, Thürkauf, Fazzini; Herburger, Morini, Boedker; Carr, Arcobello, Josephs; Stoffel, Walker, Traber; Vedova.
Arbitri: Wiegand, Ströbel; Stalder, Huguet.
Note: 3’076 spettatori. Penalità: 2 x 2’ contro l’Ajoie; 3 x 2’ contro il Lugano. Tiri: 20-44 (8-14, 10-18, 3-12). Ajoie privo di Hazen, Knellwolf (infortunati), Asselin e Wännström (ammalati). Pali: 2’08’’ Carr (traversa), 17’32’’ Devos, 39’33’’ Bertaggia. Al 59’30’’ timeout chiesto dall’Ajoie, che gioca senza portiere fino al termine. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Jérôme Leduc e Marc Arcobello.