Giacomo Dal Pian commenta così la sconfitta rimediata dall’Ambrì Piotta contro il Langnau. ‘Cercheremo di portare questa rabbia nel derby’
Un punto in tre partite. Si chiude così il filotto di impegni ravvicinati che ha visto l’Ambrì Piotta affrontare Zurigo, Davos e Langnau nel breve spazio di quattro giorni. Dopo le due battute d’arresto del weekend, ieri alla Gottardo Arena è arrivata infatti la terza sconfitta consecutiva, patita per mano dei tigrotti. «A livello di sensazioni, come squadra, proviamo un po’ di rabbia e di frustrazione» racconta Giacomo Dal Pian. «Abbiamo trovato una bella reazione sul ghiaccio nei minuti finali, ma non è bastata. Avessimo avuto la stessa energia dell’ultima frazione per tutta la partita, probabilmente avremmo vinto. Non possiamo permetterci di incassare cinque gol in un tempo: dobbiamo lavorare duramente per concedere meno reti ai nostri avversari. Sembra una frase fatta, ma è così». Per i leventinesi è ora tempo di derby, il quinto stagionale, da disputare in casa. «È una partita a sé, molto speciale, nella quale non ci sono né favoriti né sfavoriti. Credo che ci possa aiutare a sfogare un po’ di rabbia accumulata nelle recenti sfide, mettendola in pista. Non partiamo sicuramente svantaggiati, anche se siamo in un periodo in cui non otteniamo molti punti». In ogni caso «abbiamo due incontri prima della sosta e dobbiamo dare tutto per cercare di vincerli entrambi».
Autore martedì della sua prima rete stagionale, Dal Pian può ora guardare al futuro con fiducia, dopo un avvio di stagione non semplice. «A inizio campionato ho subìto una commozione cerebrale, che mi ha costretto a stare fuori un mese e mezzo. Una volta rientrato, dopo aver disputato pochi match, mi sono strappato un adduttore. È stato difficile a livello personale: altri due mesi di stop, tante partite perse...». Poi, a Biasca, «ho potuto recuperare un po’ di ritmo. Ora mi sento bene, sono a disposizione della squadra e pronto ad aiutare il gruppo e a dare il mio contributo» conclude il numero 14.
Per l’Ambrì è ora imperativo ripartire da quanto di buono fatto nel terzo tempo con il Langnau, in modo da preparare al meglio il doppio impegno del fine settimana. «Abbiamo già iniziato a lavorare in funzione del derby e vedremo di farci trovare pronti per il weekend. Si tratta dell’ultimo sforzo, dato che poi ci attenderà un periodo di pausa lungo dodici giorni» spiega l’allenatore dei biancoblù Luca Cereda. «Quella con i Tigers è stata un po’ la partita della paura, per tutti, e lo si è percepito chiaramente dopo il loro primo gol, quando si è visto che stavano rientrando in partita. È una lezione che può rappresentare la nostra stagione: ci sono dei momenti in cui giochiamo bene, anche molto bene, e altri in cui invece scappiamo via dai valori del nostro club. Quando si mettono sul ghiaccio quei valori, si può avere successo. Ora dobbiamo compiere questo passo tutti assieme, come gruppo». Il rilancio deve quindi passare dal collettivo. «Nei momenti difficili si deve rimanere uniti e andare avanti. Se guardiamo alle caratteristiche di questa valle, è una regione di contadini. Il contadino, dopo una giornata dura, si alza alle cinque del mattino e va a lavorare, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche e da quello che è successo la sera prima. Ed è esattamente quello che faremo noi», termina Cereda.