Hockey

‘Occasione ghiotta per tornare a vincere’

Zaccheo Dotti lancia la sfida al Langnau. ‘Le prestazioni ci sono, la differenza la fanno i dettagli’

6 dicembre 2021
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Ripartire con una vittoria di fronte al proprio pubblico, per allungare in classifica sui tigrotti e lanciare al meglio il derby casalingo di venerdì. È l’obiettivo con cui l’Ambrì Piotta, reduce dai due kappaò del weekend, si approccia alla sfida di domani contro il Langnau. «È l’occasione giusta per tornare a vincere - spiega Zaccheo Dotti -. Nelle ultime tre gare abbiamo raccolto quattro punti e, anche quando abbiamo perso, siamo sempre stati a ridosso dei nostri avversari fino alla fine. Se riusciremo a replicare quanto fatto con Zugo, Zurigo e Davos (tolta forse la prima frazione), avremo delle buone opportunità di ottenere la vittoria».

Dopo l’ottimo avvio di stagione, caratterizzato anche dall’entusiasmo generato dalla nuova pista, nelle ultime undici partite i biancoblù hanno dovuto incassare otto sconfitte...«È vero, a inizio campionato abbiamo vissuto un buon momento dal punto di vista dei risultati. Il nostro gioco però non è cambiato: l’intensità e l’energia che portiamo sul ghiaccio sono sempre le stesse». Infatti, tolte poche occasioni, «non si può dire che siano mancate le prestazioni. Ci sono stati degli episodi che sono girati a nostro sfavore; spesso sono i dettagli a fare la differenza, come ad esempio un singolo gol o un tiro bloccato. Comunque, non siamo in crisi e non stiamo perdendo la testa. Dobbiamo compiere quel piccolo passo che ci manca sull’arco dei 60 minuti».

I leventinesi in questo periodo si trovano confrontati con un calendario fitto di impegni. Quello di domani sarà infatti il sesto match in dodici giorni. «Può succedere, nell’arco di un campionato - prosegue il numero 27 -. Capitano settimane in cui devi disputare solo due incontri, e altre che sono invece fitte di partite, magari contro avversari rimasti a riposo nei giorni precedenti. Tutto si bilancia comunque nel corso della stagione, non lo ritengo un fattore determinante: siamo in forma e stiamo lavorando bene. Il volume degli allenamenti, inoltre, viene adattato a seconda delle esigenze». Il fatto di avere al momento soltanto due assenti «sicuramente aiuta e dobbiamo volgere questo aspetto a nostro vantaggio, perché quando capita di avere tante defezioni, si fa più fatica».

E a proposito di calendario e impegni, oltre alle sfide di regular season, la compagine di Cereda dovrà affrontare, a fine dicembre, anche l’avventura davosiana della Coppa Spengler. «Personalmente, non vedo l’ora di prendere parte a questa bellissima competizione, anche perché per me si tratta di una novità. Non credo che ci toglierà energie, anzi, ci darà degli stimoli in più». Un’altra particolarità, che riguarda invece le Nazionali, è rappresentata dalle Olimpiadi invernali di Pechino, previste dal 4 al 20 febbraio. Il periodo di pausa del campionato svizzero, dovuto appunto ai Giochi, potrebbe rappresentare un passaggio importante nella stagione dei club. «Sarà un momento un po’ diverso, ma ci adatteremo anche a quello. Avremo probabilmente qualche giorno libero e poi dovremo lavorare duramente per farci trovare pronti alla ripresa del torneo. Credo che la chiave sarà quella: chi riuscirà a bilanciare meglio riposo, recupero e allenamenti, otterrà un vantaggio rispetto agli altri».

‘Punti che pesano di più’

Come detto, la prossima partita per la compagine leventinese è in programma alla Gottardo Arena contro il Langnau, squadra penultima in classifica a nove lunghezze dai leventinesi. Una buona opportunità per aumentare il divario. «Tutti i punti sono preziosi, ma è chiaro che distanziarsi ulteriormente dalle inseguitrici è ancora più importante».

A differenza dell’Ambrì, squadra in cui reti e assist appaiono suddivisi in maniera più uniforme tra i componenti della rosa, i tigrotti si affidano soprattutto alle giocate individuali dei loro stranieri, in particolare Olofsson, Grenier e Pesonen. «Se una squadra basa buona parte del proprio gioco su alcuni singoli, significa che bisogna prestare maggiore attenzione quando quei giocatori sono sul ghiaccio, in modo da poter neutralizzare le loro folate offensive. Anche se il nostro rimane comunque uno sport di squadra».

Che tipo di match bisognerà quindi attendersi? «Sarà una sfida combattuta, fatta di battaglie. Chi ne vincerà di più, chi avrà più fame e metterà maggior grinta in pista, alla fine otterrà la vittoria. Nessuno si aspetta una serata semplice. Per quanto riguarda noi, sarà il solito Ambrì: combattivo e caratterizzato dalla voglia di vincere, attaccare e aggredire l’avversario», conclude Dotti.

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