I biancoblù si arrendono allo Zugo soltanto dopo i rigori. Per Nättinen due partite, due gol: 'Un passo alla volta: allenarsi è un conto, giocare un altro'
Un punto venerdì, un altro sabato. Dopo i rigori, al termine di una partita in cui Luca Cereda, senza sorpresa, opta per un cambiamento tra i pali, schierando Ciaccio al posto di Conz (che aveva difeso la gabbia biancoblù a Langnau la sera prima), a segnare per primo è lo Zugo. Che sblocca il risultato nell'epilogo di un primo tempo in cui sono gli ospiti a far girare il disco, sfruttando una penalità per trattenuta fischiata a Ngoy al 18'58'': dopo aver vinto l'ingaggio nel terzo, agli uomini di Tangnes bastano sette secondi (e tre soli passaggi) per liberare al tiro Zehnder, il quale non lascia scampo a Damiano Ciaccio.
Nel secondo tempo l'Ambrì si presenta in pista con l'intenzione di pareggiare subito i conti. E le occasioni ai biancoblù non mancano: prima Dal Pian, poi Rohrbach e, soprattutto, Zwerger. Ma la più grossa chance deve ancora arrivare, e capita poco dopo metà partita, quando – in un secondo tempo in cui, invero, entrambe le squadre non brillano certo per la loro disciplina – un aggancio di Klingberg (il quale poco prima aveva colpito un palo, con Ciaccio ormai battuto) e poi uno sgambetto di Leuenberger regalano ai biancoblù 1'39'' a 5 contro 3. In cui, però, D'Agostini, Nättinen, Zwerger, Müller e Flynn non riescono a trovare il modo per battere Hollenstein.
Dopo aver superato indenne 53 secondi a 3 contro 5 a cavallo della seconda pausa (dopo essere già sopravvissuti a 1'11'' di doppia inferiorità nel periodo di mezzo), alla fine però riesce a trovare quel che andava cercando, cioè il meritato pareggio: arriva al 42'59'', a firma Julius Nättinen – al suo secondo gol in due partite –, che sfrutta un'altra penalità, stavolta inflitta ad Yannick-Lennart Albrecht. «È sempre una cosa non facile rientrare dopo un infortunio – dice il ventitreenne attaccante nativo di Jyväskylä –. Perché c'è una grande differenza fra allenarsi e giocare. Credo però che le migliori sensazioni stanno arrivando: facciamo un passo alla volta. Il mio gol? Zwerger mi ha cercato dal lato opposto, e quando ho ricevuto il disco ho provato ad armare un tiro al volo. Di solito, funziona».
Dopo l'1-1 di Nättinen, a livello contabile fino al sessatacinquesimo non succede più nulla: così a decidere tutto sono i rigori, dove a spuntarla è lo Zugo grazie alle trasformazioni di Senteler, Kovar e Klingberg, mentre Hollenstein chiude l'esercizio senza incassare reti.
Ambrì Piotta - Zugo (0-1 0-0 1-0 0-0; 0-1) d.r. 1-2
Reti: 19'05'' Zehnder (Hofmann, Alatalo/esp. Ngoy) 0-1. 42'59'' Nättinen (Zwerger, Fora/esp. Albrecht) 1-1. Rigori: Senteler 0-1, Flynn -; Martschini -, Nättinen -; Kovar 0-2, D'Agostini -; Klingberg 0-3
Ambrì Piotta: Ciaccio; Fora, Ngoy; Hächler, Fischer; Fohrler, Pezzullo; Zaccheo Dotti; Trisconi, Kostner, Bianchi; D'Agostini, Müller, Zwerger; Kneubuehler, Flynn, Horansky; Nättinen, Dal Pian, Grassi; Rohrbach.
Zugo: Hollenstein; Geisser, Diaz; Cadonau, Alatalo; Schlumpf, Zgraggen; Simion, Kovar, Hofmann; Martschini, Senteler, Klingberg; Thürkauf, McLeod, Bachofner; Leuenberger, Albrecht, Zehnder.
Arbitri: Tscherrig, Fluri; Wolf, Betschart
Note: 2'049 spettatori. Penalità: 7 x 2' contro l'Ambrì Piotta; 6 x 2' contro lo Zugo. Tiri: 29-39 (6-12, 7-13, 10-8, 1-5). Ambrì Piotta senza Novotny, Incir, Isacco Dotti, Joël Neuenschwander (tutti infortunati), Mazzolini, Pinana (Ticino Rockets); Zugo privo di Stadler, Gross, Thorell (tutti infortunati). Al 30'34'' palo colpito da Klingberg. Premiati quali migliori in pista Damiano Ciaccio e Grégory Hofmann.