La cancellazione del Forum economico è una tegola in più per gli organizzatori, ma è solo l'ultima della serie. La decisione finale arriverà però solo a ottobre
C'è un problema in più per gli organizzatori della Spengler, a cui è iscritto anche l'Ambrì: lo scrive il portale 'Watson.ch', spiegando che la cancellazione del Forum economico di Davos ha ulteriormente complicato le cose, siccome il Wef contribuiva al cofinanziamento delle infrastrutture vip utilizzate prima per accogliere le personalità presenti al torneo hockeistico e poi quelle invitate all'evento internazionale a cui partecipano esponenti di primo piano del mondo della politica e dell'economia.
Pur se, in verità, i problemi principali sono altri. A cominciare naturalmente dall'accesso limitato di spettatori allo stadio, a cui va aggiunta l'impossibilità di allestire il tradizionale villaggio dedicato ai tifosi fuori all'esterno pista, per finire - soprattutto - con il fatto che la Svizzera è stata inserita da Russia e Finlandia nella lista dei Paesi a rischio Covid. Con le conseguenze del caso pensando ai giocatori di Bars Kazan e KooKoo Kouvola, che per venire a Davos sarebbero dunque costretti a osservare un periodo di quarantena.
In ogni caso, come è noto da mesi ormai, la decisione definitiva sull'edizione 2020 verrà presa soltanto attorno alla metà del mese di ottobre. Ma se le parole del presidente del Davos Gaudenz Domenig, riprese nell'articolo pubblicato da 'Watson.ch' sono piuttosto eloquenti: «La Spengler è in bilico».