Hockey

'Non siamo partiti bene, ma poi siamo cresciuti'

Luca Cereda analizza il successo sul Turku che promuove direttamente l'Ambrì Piotta alle semifinali di lunedì della 93esima Coppa Spengler

28 dicembre 2019
|

Due su due per l'Ambrì Piotta, che vola direttamente in semifinale. Battuto il Salavat Ufa nella partita d'esordio, i biancoblù riescono a piegare anche il Turku con il risultato di 3-0, e si guadagnano così una domenica libera. Saranno dunque Filppula e compagni a dover affrontare domani la terza classificata del girone Cattini per accedere al penultimo atto della 93esima Coppa Spengler. E per i finlandesi sarà così la terza partita in tre giorni.

Torna in pista l'Ambrì Piotta, e la Vaillant Arena torna a colorarsi di biancoblù. A Davos, per il secondo impegno degli uomini di Luca Cereda alla Coppa Spengler è un nuovo bagno di folla. E, come era stato il caso giovedì, alla terza finale è un'altra festa sulle note della Montanara.

 Tanto Turku nei primi venti minuti

Il Turku è ben altra cosa rispetto al Salavat Ufa dell'altro giorno. E se accorge subito l'Ambrì Piotta, che nei primi venti minuti della partita contro i finlandesi devono prima di tutto badare a difendersi. Ma l'occasione forse più importate della prima frazione capita proprio ai biancoblù, con Fora fuori a purgare due minuti di penalità per trattenuta, con Flynn che però non la capitalizza. Per il resto è il Turku a dettare l'iniziativa, chiamando a diverse riprese al lavoro Waeber, per l'occasione titolarizzato da Cereda al posto di Manzato (e, oltre al portiere, il tecnico dei leventinesi lascia pure a riposo Fohrler, Trisconi e Hinterkircher). Alla prima sirena si arriva così ancora con le due squadre sullo 0-0, m a con un emblematico parziale di 18 tiri del Turku contro i 5 dei biancoblù.

Flynn apre le danze, D'Agostini firma il raddoppio

Cereda deve aver caricato a dovere i suoi uomini durante la prima pausa, perché al rientro in pista l'Ambrì Piotta aumenta la consistenza del suo gioco. E arrivano anche le occasioni vere pure per i biancoblù. Ci va vicino dapprima Sabolic, la cui conclusione viene respinta dal palo alla sinistra di Pohjanoksa. Poi è Flynn a mancare una deviazione volante su centro di D'Agostini, mentre al 23'50” è una cannonata dalla distanza di Plastino a spegnersi sulle assi di fondo. Waeber, sull'altro fronte, sventa un uno contro uno di Korpikoski. Subito dopo Goi rimedia una penalità, la seconda della partita sul conto dei ticinesi. E arriva anche il gol. Ma a segnarlo, come era già successo contro il Salavat, è l'Ambrì Piotta, in inferiorità numerica. Flynn e Douay partono in un veloce contropiede, con il numero 10 dei biancoblù che prova la soluzione personale: gol. D'Agostini, con Budisha appena rientrato da una penalità, al 35'54” firma poi uno spettacolare 2-0, che fissa il parziale alla seconda sirena.

Waeber resiste, e D'Agostini fa calare il sipario

Il Turku prova a tornare in partita, moltiplicando i suoi sforzi, ma la difesa dell'Ambrì Piotta regge tutto sommato bene. E davanti, gli attaccanti continuano a macinare occasioni. Come quella che capita a Egli a 45': il numero 96 dei biancoblù si libera bene della guardia del difensore finlandese, ma è troppo sbilanciato per riuscire a battere Pohjanoksa. Al 46'53” è poi Waeber a sventare una bellla occasione degli ospiti, che al 47'47” colpiscono pure il palo con Korpikoski. Il Turku alza ulteriormente la pressione, e al 49'17” è un intervento provvidenziale di Douay che permette a Waeber di preservare la sua imbattibilità, rimediandosi però 4 minuti di penalità. Che, comunque, si estinguono con un nulla fatto. Quando Plastino è costretto a purgare una penalità minore, Virtanen chiama il timeout e gioca il tutto per tutto: fuori il portiere per dare spazio a un sesto giocatore di movimento. Che restano in pista anche al rientro del numero 44. E allora D'Agostini fa centro nella porta vuota siglando la rete della sicurezza.

'Un ambiente così non l'ho mai vissuto'

Chris Egli, a fine partita è al settimo cielo: «Mi godo questo momento. L'aria della Spengler è sempre molto particolare, ma vivere questa, con la maglia dell'Ambrì Piotta lo è ancora di più: questa è la mia quarta partecipazione, ma un ambiente così non l'ho mai vissuto!». Poi torna sulla partita: «Non abbiamo iniziato bene il match, ma poi siamo cresciuti e siamo riusciti a fare il nostro gioco e alla fine l'abbiamo spuntata. Alla prima pausa Cereda ci ha esortato a giocare il nostro hockey e poi tutto è andato per il verso giusto. Encomiabile è anche stata la prestazione di Waeber, che ha parato molto bene: poter contare su un estremo difensore solido è sempre molto importante. Ora dobbiamo recuperare bene le energie al fine di essere pronti per la semifinale»

Raggiante è pure Dominic Zwerger Zwerger: «Mi mancano le parole... Abbiamo giocato una grande partita, lottando dal primo secondo e fino all'ultimo: tutti hanno assieme. Ci siamo guadagnati questa semifinale. Certo, il nostro inizio non è stato dei migliori, ma siamo stati capaci di crescere col passare dei minuti. E il boxplaxy è funzionato molto bene». Il sogno, dunque, continua... «Siamo venuti a Davos per vincere, non per far vacanza. È per questo che siamo qui!».

Ludovic Waeber si gode il suo shutout: «È stata una partita molto dura, con parecchie penalità. Abbiamo lavorato duramente. Il mio esordio? Certo, per me era una partita speciale; all'inizio avvertivo più tensione del normale, ma durante la partita sono rimasto tranquillo. Sono strafelice per il mio shutout; adesso voglio assaporarmi ogni secondo di questa avventura».

L'analisi finale è di coach Luca Cereda: «All'inizio non abbiamo giocato bene, ma siamo riusciti a crescere. E questo è un ottimo segnale: non è mai facile crescere durante la partita. Siamo ovviamente molto contenti per esserci qualificati direttamente per la semifinale». Il tecnico di Sementina si sofferma poi sulla prestazione di Waeber tra i pali: «Ludovic ha giocato bene. Lo conosco personalmente da tanti anni, addirittura dai tempi deglu U16 e U17; sono contento che si sia unito al gruppo, e lo sono per la sua prestazione».

 Sull'altro fronte, Filppula Ilari matica amaro: «Ci siamo creati più occasioni di loro, e avremmo dovuto andare noi in vantaggio. Ma, come spesso accade, quando non segni, poi sono gli avversari a prendere il sopravvento. Ed è esattamente ciò che è accaduto oggi. Possiamo essere contenti per il numero di occasioni che ci siamo creati, ma non certo per il risultato finale: semplicemente, non siamo riusciti a sfruttare le nostre opportunità e questa è stata la nostra condanna. L'ambiente? 'Caldo', molto, ma non proprio come un derby».

Gruppo Torriani. Risultato: Ambrì Piotta-Turku 3-0
Classifica finale: 1. Ambrì Piotta 2/6. 2. Tps Turku 2/3. 3. Salavat Ufa 2/0

Gruppo Cattini. Stasera, ore 20.15: Team Canada-Davos