I biancoblù partono forte (3-0 al 20’) e poi dilagano alla distanza: il quarto derby stagionale finisce 7-2
Finisce con il pubblico che intona la Montanara. E lo fa con largo anticipo rispetto al sessantesimo. Perché il quarto derby stagionale l’Ambrì Piotta lo risolve con largo anticipo. Ipotecandolo già alla prima sirena e mandandolo agli archivi con un 7-2 davvero pesante da incassare per il Lugano.
C’è tanto, troppo Ambrì Piotta per un Lugano parecchio imballato nei primi venti minuti del derby numero 4 della stagione. Per tutta la durata del periodo iniziale i biancoblù sembrano avere una marcia in più. Non impeccabili in difesa, ma estremamente efficaci e cinici davanti gli uomini di Cereda, a cui basta la prima vera opportunità (favorita anche da un cambio mal riuscito degli uomini di Kapanen) per sbloccare il risultato. Segna Flynn dopo appena 38 secondi. Da in ingaggio vinto in zona offensiva nasce poi il raddoppio, stavolta trovato a Mazzolini con un polsino che s’infila sott’asta. E non è finita qui per i leventinesi, che al 14’08”, in superiorità numerica (la prima della serata: fuori Jecker) bucano una terza volta Zurkirchen, tradito da una deviazione di Fohlrer su tiro dalla distanza di Zwerger. A quel punto Kapanen chiama il timeout, ma il Lugano continua a subire il gioco dei padroni di casa, e Manzato se la cava tutto sommato senza dover sbrogliare troppo lavoro.: alla prima pausa il risultato è pertanto di 3-0.
La musica cambia nel secondo tempo. Il Lugano cerca infatti un po’ in tutti i modi di trovare la chiave per aggirare l’ottimo filtro a centropista dei padroni di casa. E qualcosa infatti cambia, con un Manzatoche viene più spesso sollecitato. Il risultato resta però resta quello maturato dopo i primi 20 minuti. Fino al 28’18”, quando Fazzini, in un rapido ribaltamento di fronte dopo che Mazzolini era rimasto sul ghiaccio frastornato dalle parti di Zurkirchen, batte Manzato con un tiro solo smorzato dal portiere friborghese. Il Lugano inizia a intravedere uno spiraglio di luce, ma appena tre minuti più tardi, con un Ambrì che anziché accontentarsi continua a spingere, trova anche il 4-1 con Fischer. Il secondo tempo si chiude poi con una rete annullata al Lugano per bastone alzo proprio sulla sirena.
Gli ultimi venti minuti si accendono subito grazie a una penalità fischiata a Sabolic. Il Lugano moltiplica allora i suoi sforzi per tornare in partita, e pianta le tende nel settore offensivo. Al 42’02” una bordata di Loeffel si stampa sul palo e quella è senza dubbio l’occasione più limpida che si creano gli uomini di Kapanen. Che però,qualche minuto più tardi si ritrovano a dover giocare a 3 contro 5. D’Agostini prova a chiudere lì i conti, ma non ci riesce. Ci riesce però Flynn, rete che gli arbitri accordano solo dopo aver rivisto l’azione al video. A poco più di 10’, con Zwerger penalizzato, Kapanen gioca il tutto per tutto togliendo Zurkirchen, e Müller infila anche il sesto punto pre l’Ambrì Piotta. E poco dopo, lo stesso numero 13 sbaglia anche un rigore. Ma la serataccia dei bianconeri non è finita qui, visto che al 49’45” arriva pure il 7-1 di D’Agostini, trovato adddirittura ancora con Zwereger fra i penalizzati. L’ultimo sussulto della serata lo regala Riva segnando il 7-2 che fa calare il sipario anche dal profilo contabile sulla partita.