Le reti di Lajunen e Chiesa nel periodo centrale lanciano i bianconeri verso un sucesso importantissimo a Friborgo. Primo gol stagionale di Chorney
Il Lugano inizia bene per i primi cinque minuti, grazie alla spinta della linea degli stranieri completata da Bürgler e a una superiorità numerica. In seguito, tuttavia, le occasioni (su ambo i fronti) si fanno più sporadiche e a regnare sul ghiaccio è l’impressione che nessuna delle due compagini abbia gli argomenti per prevalere sull’altra.
Il periodo centrale inizia sulla falsariga del primo, ma vive un'escalation di emozioni nella sua seconda metà: dapprima Postma non centra lo specchio della porta da ottima posizione, poi vengono espulsi Chorney e Chiesa, e il Friborgo si rende più volte pericoloso, ma nel corso della seconda penalità Bykov viene a sua volta penalizzato e i bianconeri sono bravi a sfruttare all’ultimo secondo questo minuto scarso di superiorità numerica per passare in vantaggio grazie a una deviazione di Lajunen su bel centro di Suri. In seguito il Friborgo alza il ritmo alla ricerca del pareggio (approfittando anche in un’ulteriore penalità fischiata a Sannitz), ma il Lugano resiste e raddoppia a mezzo minuto dalla sirena grazie a un’incursione vincente di Chiesa.
Il terzo periodo vede il Friborgo rifarsi sotto grazie a Gunderson troppo libero di recuperare il rebound sul suo primo tiro, e poi farsi fermare più volte da uno strepitoso Zurkirchen, bravissimo in particolare su Rossi e Stalberg da distanza ravvicinata. Anche il Lugano ha alcune occasioni con Suri, Chorney e Klasen prima della rete del difensore americano e poi con Fazzini, ma senza sfruttarle.
In seguito gli ospiti resistono all’assalto finale della truppe di Dubé e Simpson fino agli ultimi 100 secondi a 6 contro 5 quando Chorney realizza dal proprio terzo di difesa il liberatorio 3-1.