Nulla da fare per i bianconeri di Kapanen, che incassano sette reti e la loro quarta sconfitta di fila. Mentre i Lions allungano in vetta: +8 sul Bienne
Martedì senza gloria per gli uomini di Kapanen, che subiscono la legge di uno scatenato Zurigo in una serata in cui i bianconeri si prensentano in pista con l’esordiente canadese Postma e con il rientrante Romanenghi, mentre a difesa della gabbia c’è Müller (e in quella dei Lions, che devono fare a meno dell'ammalato Pettersson, il finlandese Ortio).
La partita si apre con una doccia fredda per il Lugano, Dopo nemmeno 5’ Bodenmann con un backhand sorprende Müller. I bianconeri provano a reagire, Suri sfiora il pareggio. Più scaltri i locali che in powerplay al 12’ raddoppiano con Chris Baltisberger. Il Lugano però non molla, e dopo aver sciupato 1'23’’ in 5 contro 3 accorcia le distanze con Lammer al 16’. La contesa è divertente, parecchie le occasioni da una parte e dall’altra.
Nel tempo centrale la situazione per i ticinesi precipita. Krüger al 22’ sigla la terza rete. È un gol che fa malissimo al morale sottocenerino. La capolista controlla la gara e punisce gli errori avversari. Due dischi persi costano carissimo ai ragazzi di Kapanen: Roe al 30’12’’ e Bodenmann al 31’37’’ portano lo score sul 5-1. La sfida è ormai decisa, il Lugano non ha gli argomenti per rifare superficie.
Il terzo periodo si gioca soltanto per onor di firma, con lo Zsc che in sostanza fa quello che vuole e allunga con Baltisberger e Bodenmann (tripletta per lui), mentre nel finale arriva la rete di Fazzini ad abbellire il punteggio per il definitivo 7-2.