Ultimissimi ritocchi alla Vaudoise Arena, tenuta a battesimo dal derby tra Losanna e Ginevra Servette. Dopo i ritardi, però, c'è pure il sorpasso di spesa
Da domani in poi – almeno per ora – con i suoi 9600 posti la Vaudoise Arena diventa lo stadio dedicato all'hockey più grande di tutta la Svizzera romanda. Anche se, in occasione di altri eventi, come spettacoli e concerti, l'impianto potrà superare la capienza di 12 mila posti. E l'anno prossimo si terranno i Giochi olimpici invernali della gioventù, ma pure una parte delle partite dei Mondiali di hockey, nel mese di maggio.
Alla fine, nonostante i molti ritardi, a Losanna il gran giorno sta per arrivare. E a tenere a battesimo la pista toccherà al derby del Lemano tra l'Lhc, appunto, e il Ginevra Servette. Il cui ingaggio d'inizio, vista l'unicità dell'evento, sarà posticipato di un quarto d'ora, alle 20. E sarà pure la fine di una specie di calvario, per l'imponente cantiere, con importanti ritardi dovuti a diversi fattori, a cominciare dal fallimento, in una fase cruciale dei lavori, di un'azienda che doveva occuparsi del riscaldamento, della ventilazione e dell'elettricità. Ciò che reso necessaria l'adozione di alcune «misure di accelerazione» spiega Jean-Jacques Schilt, presidente del Centro sportivo di Malley, aggiungendo che alcuni operai e specialisti hanno dovuto lavorare dalle 6 del mattino fino alle 22, e in alcuni settori anche durante la notte. Del resto, alcuni di quegli operai sono ancora tutt'ora al lavoro, per completare le ultime opere.
Il budget complessivo previsto era di 227 milioni di franchi, di cui 170 garantiti dai comuni di Losanna, Prilly e Renens. Il cantone ha concesso 30 milioni, mentre 8 milioni sono giunti dalla Confederazione e altri 5 milioni dalla compagnia di assicurazioni che ha dato il nome al complesso sportivo. Tuttavia, nonostante gli imprevisti e i ritardi accumulati, il costo dovrebbe aggirarsi attorno ai 230 milioni di franchi, ha spiegato Schilt, precisando che i costi, «se necessario», saranno coperti da un prestito supplementare.
Lo stadio, di oltre 61'000 metri quadrati, dispone di altre due piste di pattinaggio – una per l'allenamento e un'altra esterna, che verranno aperte il 7 dicembre – oltre a delle piscine e altri locali dedicati a sport come scherma o tennistavolo. Infrastrutture, queste, che non saranno però pronte prima del 2020. All'interno sono inoltre presenti ristoranti, spogliatoi e sale conferenze. Inoltre il tetto dell'Arena è dotato di 2'000 pannelli fotovoltaici che permetteranno di offrire un quarto dell'energia di cui l'impianto ha bisogno, mentre per ciò che riguarda riscaldamento e raffreddamento è stato concepito un sistema che permetterà di «creare del calore per produrre il freddo, che verrà in seguito recuperato per riscaldare l'edificio e l'acqua delle piscine», ha concluso Schilt.