I bianconeri, per 2 volte in vantaggio, vengono sconfitti per 7-3 da un Bienne in grande spolvero
Il Bienne vince facilmente la prima sfida di semifinale. Gli uomini di Törmänen, trascinati anche da una Tissot Arena tutta esaurita, s'impongono con merito grazie a molta verve e a un pattinaggio nettamente superiore a quello bianconero.
Lugano che scende in pista senza l’acciaccato difensore Sanguinetti. Spazio dunque a Emerson Etem in attacco. Il Bienne, dal canto suo, propone Micflikier sul ghiaccio, mentre Lofquist è in tribuna.
Primo tempo che si disputa a ritmo elevato. Il Bienne parte bene, ma al primo powerplay è Fazzini a sbloccare la situazione, Il tiro al volo del numero 17, al 6’, sorprende Hiller tra le gambe. Per il giovane attaccante è la prima rete in questi playoff. La reazione locale non si fa però attendere. Diem, nemmeno 2’ più tardi, pareggia sfruttando una mischia creatasi davanti a Merzlikins. In seguito sono i locali a rendersi maggiormente pericolosi, mentre gli ospiti fanno spesso fatica a impostare dalle retrovie a causa pure dell'ottimo dispositivo proposto dal Bienne. La migliore occasione bianconera capita all'altrimenti spento Etem (al pari di Klasen), ma il suo tiro viene intercettato da Hiller.
In entrata di secondo periodo il Lugano si riporta in vantaggio, pregevole nella circostanza l’azione solitaria di Johnston. Il copione però è lo stesso della prima frazione, e allora poco dopo è Fuchs a pareggiare al termina di una ripartenza. I padroni di casa, sull’onda dell’entusiasmo continuano a essere molto più attivi rispetto ai sottocenerini. Quest’ultimi agiscono perlopiù di rimessa. L’occasione migliore capita a Sannitz, ma Hiller si oppone con bravura. Dopo un paio di opportunità sciupate dai bernesi, arriva al 35’ il vantaggio locale. Ancora Diem in powerplay supera Merzlikins. Sugli sviluppi dell’azione viene fischiata un’ulteriore penalità al Lugano. I Seeländer non si lasciano sfuggire la chance e così Rajala insacca il quarto disco alle spalle di Elvis. La situazione precipita ulteriormente a 8’’ dalla seconda sirena. Una nuova ripartenza da manuale permette a Neuenschwander di segnare il quinto punto.
Nell'ultimo terzo le residue speranze di rimonta luganese vengono subito strozzate. Micflikier segna quasi immediatamente il sesto punto. È l'ultimo gol incassato da Merzlikins, sostituito da Manzato. Il futuro portiere dell'Ambrì viene trafitto dopo pochi minuti. È ancora l'ex di turno Micflikier, in superiorità numerica, a esultare. I ragazzi di Ireland cercano perlomeno di reagire. Hiller compie qualche intervento efficace, ma nulla può sulla cannonata di Wellinger al 48'. Il restante tempo di gioco, sul 7 a 3, è ormai pura accademia, con Walker e Lapierre che cercano perlomeno di usare il fisico e di proporre qualche sana provocazione. Il tutto in attesa di gara-2, in programma giovedì alla Resega.