FORMULA 1

La stagione parte con i test invernali in Bahrain

A poco più di una settimana dall’inizio del campionato (2 marzo), le scuderie e i piloti avranno tre giorni (da oggi a venerdì) per testare le monoposto

20 febbraio 2024
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La Formula 1 torna in pista mercoledì per tre giorni di test invernali in Bahrain, dove la Red Bull, la squadra campione in carica e coinvolta nell’“affare Horner”, sarà al centro dell'attenzione sia in pista che fuori. L'isola del Golfo, teatro del primo Gran Premio dell'anno il 2 marzo, sarà anche il teatro del verdetto per lo storico boss della Red Bull? Christian Horner, atteso di persona sul circuito di Sakhir, è al centro delle discussioni da quando è stata aperta un'indagine interna nei suoi confronti, annunciata all'inizio di febbraio dalla casa madre, che per il momento non ha fornito alcuna informazione sulle accuse a suo carico. Tuttavia, secondo quanto riportato dalla stampa, il britannico, sposato con l'ex Spice Girl Geri Halliwell, è stato accusato per comportamenti inappropriati nei confronti di una dipendente, accuse che egli respinge totalmente. Anche se non è stata annunciata alcuna decisione sul suo futuro da parte della squadra, il promotore del campionato di Formula Uno ha detto questo fine settimana che spera di vedere «la questione chiarita il prima possibile». «C’è stata inevitabilmente una distrazione nei ranghi della Red Bull», ha ammesso Horner giovedì alla presentazione della Rb20, la nuova monoposto del team, «ma la squadra è molto unita e tutti sono concentrati sulla stagione che ci aspetta», ha assicurato.

La Red Bull è ancora imbattibile?

In termini sportivi, la squadra due volte campione in carica dei costruttori ha un rango da difendere. Vincitrice di 21 dei 22 Gran Premi disputati lo scorso anno, la Red Bull punterà a fare altrettanto in questa stagione con il tre volte campione del mondo in carica Max Verstappen e Sergio Pérez. L'anno scorso «ci è sfuggito solo Singapore, quindi tecnicamente possiamo migliorare, ma logicamente ci sarà una convergenza con i regolamenti stabiliti (dal 2022, ndr)», anticipa Horner, che quindi si aspetta di vedere una maggiore concorrenza contro le sue monoposto. È davvero così? «Se manteniamo il nostro ritmo di sviluppo dal 2023 al 2024, allora potremmo essere in una posizione forte», afferma Andrea Stella, Team Principal della McLaren, che nel 2023 sarà quarta nel campionato costruttori. Stella continua aggiungendo: «Dovremo vedere se sarà sufficiente per competere con la Red Bull e gli altri top team che hanno apportato miglioramenti». Nei giorni scorsi, ogni scuderia ha presentato la versione 2024 della propria monoposto, ma è in Bahrain che potremo vederle insieme in pista per la prima volta, anche se probabilmente non riveleranno ancora tutti i loro segreti.

Griglia invariata

I tradizionali test invernali di quest'anno segneranno il debutto di due nuovi team manager: il francese Laurent Mekies, passato dalla Ferrari alla Racing Bulls (ex Alfa Tauri, sorella minore della Red Bull) e il giapponese Ayao Komatsu, nuovo boss della Haas, che sostituisce il popolarissimo Guenther Steiner, andato via a gennaio. Tra i piloti invece, la griglia di partenza sarà identica a quella della stagione precedente, un unicum nella storia della F1, prima di un possibile e probabile grande scossone nel 2025. Tra i trasferimenti già annunciati c’è quello del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, che lascerà la Mercedes dopo dodici stagioni per approdare alla Ferrari. L'annuncio a sorpresa della sua partenza ha scosso il mondo dei motori all'inizio di febbraio, rimescolando le carte sulla griglia di partenza. Sono stati fatti diversi nomi come suoi possibili successori, tra cui il due volte campione 2005-2006 Fernando Alonso, il cui contratto con l'Aston Martin scade alla fine del 2024. Alonso ha condiviso la sua incomprensione per il formato «molto limitato» dei test che lo attendono fino a venerdì: «È ingiusto che abbiamo solo un giorno e mezzo per prepararci a un Campionato del mondo», ha asserito lo spagnolo. In effetti, dato che le squadre dispongono di una sola monoposto per due piloti, ciascuno ha a disposizione solo un giorno e mezzo di test. «Non capisco perché non andiamo in Bahrain per quattro giorni, che sarebbero due per ogni pilota», ha aggiunto "Nando". Il messicano Pérez non ha perso tempo e ha subito replicato al collega: «Il calendario è già abbastanza brutale così, non c'è tempo per altri test». A suo sostegno vi è il fatto che la stagione 2024 prevede un record di 24 Gran Premi, un ritmo frenetico che mette sempre più sotto pressione le squadre.