Il britannico della Mercedes trionfa a Sochi, grazie alla pioggia e all’indecisione della McLaren. ‘Non ero sicuro che un giorno sarei arrivato fin qui’
E fanno cento. Cento successi in una straordinaria carriera, per un Lewis Hamilton che mette tutti in fila sull’asfalto di Sochi, sede della quindicesima prova del Mondiale, dove il britannico della Mercedes chiude davanti al suo grande rivale per il titolo, Max Verstappen, e allo spagnolo Carlos Sainz, su Ferrari. È l’esito di un Gran Premio di Russia in cui la pioggia ha stravolto la graduatoria nel finale, con Lando Norris che era in testa con la McLaren ed ha preferito non tornare ai box, ed è scivolato in settima posizione. «C’è voluto molto tempo per arrivare a 100 vittorie e non ero sicuro che ci sarei mai arrivato – sono le prime parole, a caldo, di Hamilton –. Lando (Norris, ndr) ha fatto un lavoro fantastico, aveva un ritmo incredibile: è stato agrodolce vedere la mia vecchia squadra davanti a me, ma per fortuna è arrivata la pioggia e noi abbiamo indovinato il timing per cambiare le gomme».
Detto del podio, il quarto posto è invece andato all’australiano Daniel Ricciardo, che ha preceduto l’altra Mercedes di Valtteri Bottas, lo spagnolo Fernando Alonso e la sua Alpine e il finlandese Kimi Raikkonen, ottavo al volante della prima delle due Sauber Alfa. A punti anche Sergio Perez (Red Bull) e George Russel (Williams).