Formula 1

Imola è Verstappen, pioggia e spettacolo

L'olandese vince e convince, Hamilton conquista il secondo posto con un po' di fortuna. Bene le Sauber, entrambe a punti

18 aprile 2021
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Verstappen vince e convince, Hamilton salvato da un colpo di... qualcosa che su un quotidiano non si può dire. Imola è tutto qui, in una prestazione di assoluta eccellenza dell’olandese, primo dall’inizio alla fine e che risulta secondo nel Mondiale solo perché il britannico negli ultimi giri ha racimolato il punto del giro veloce.

Lewis Hamilton è stato davvero graziato dalla dea bendata: al 31esimo giro commette un errore banale, non da lui, ma per tutta la gara era nervoso. Aveva subìto una staccata straordinaria da parte dell’olandese subito allo start che lo aveva messo fuori tracciato rompendo anche una paratia dell’anteriore sinistro. Per il team Mercedes-Benz è chiaro che in questo Mondiale, pur restando il team da battere sempre, i distacchi si sono accorciati.

Lotta appassionante

La lotta per il titolo sarà certamente una questione tra i due citati. Alla luce del carattere dell’olandese – ma anche in virtù della maturazione che lo ha fatto crescere molto – il campionato potrà essere divertente. Inoltre nelle posizioni che seguono McLaren con Norris, Perez, e le due Ferrari potranno rendere le gare combattute.

È chiaro che la pioggia ha aiutato molto lo spettacolo con uscite di pista, Safety car, interruzioni di gara e ribaltoni. A questo ha anche contribuito un circuito come Imola che per la sua conformazione, il poco spazio laterale, il susseguirsi di curve, rende la corsa sempre fascinosa. E poi quel nome, autodromo Enzo e Dino Ferrari, rende il tutto vicino al mito.

Il 34esimo giro è stato determinante nell’economia della gara perché Bottas e Russell collidono per un errore del secondo. Infatti con la parte destra della sua Williams, il britannico finisce su cordolo, umido ed erba, gira verso sinistra colpendo Bottas. Colpo tremendo a 300 km/h, illesi, ma Russell non trova di meglio che aggredire con un colpo sul casco il totalmente incolpevole finlandese, speriamo solo perché sotto shock adrenalico: gesto molto poco sportivo. La Ferrari è il team che nonostante tutto è cresciuto più di tutti, nel senso che dall’arrancare della scorsa stagione è passata a giocarsi stabilmente i primi posti. Non può certo ambire al gradino più alto del podio, ma senza la Safety, Leclerc sarebbe stato terzo agevolmente. A fine corsa il monegasco ha lamentato quello che resta il tallone d’Achille ancora, la velocità pura, mentre la parte telaio è indubbiamente evoluta.

Norris, che bella gara

Bellissima gara quella di Norris, velocissimo in rettilineo per tutto il weekend. Era tecnicamente visibile la fatica che Leclerc dietro a lui faceva per entrare nello specchio del Drs: per tutto il giro sotto il secondo, ma nel punto di rilevamento proprio dopo un’apertura di gas in uscita da piega a destra, regolarmente venivano persi tre decimi. Il ragazzo cresce, la monoposto arancione pure: telaio ottimo, propulsore pure, Ricciardo si sta abituando e cresce pure lui.

Quanto alle Sauber, Giovinazzi ha avuto un blocco alla pinza freni ed è stato costretto a rientrare ai box. In questo caso, giova rammentarlo, c’è l’obbligo del team di richiamare il pilota perché il sensore è visibile e non farlo sarebbe una grave infrazione di regolamento. Raikkonen è stato colpito a fine gara da una penalizzazione di 30 secondi che lo ha relegato in 13esima posizione. La squadra sembra in questo momento con un pacchetto meglio sviluppato del 2020 e soprattutto con spazi costanti di miglioramento, cosa molto apprezzata anche dai piloti.

Tra due settimane il Portogallo con Portimao (Montreal sarà annullata a causa del Covid che in breve tempo ha reso il Canada Paese da lista nera dopo mesi di tranquillità). Un apprezzamento va riconosciuto sempre a Liberty Media che in ogni modo tiene in piedi questo Mondiale, che si attende abbia nella seconda metà l’arrivo almeno parziale degli spettatori, finalmente. Intanto nel 2022 arriva Miami, andiamo tutti al mare.