Molto bravi anche Rodriguez e Xhaka (tagliato fuori da McTominay contro la Scozia). Shaqiri piedi d'oro, ma deve trovare un'accettabile condizione fisica
Sono trascorse meno di 48 ore dalla sconfitta della Svizzera nel quarto di finale di Euro 2024 per mano dell'Inghilterra e l'amarezza per come è andata a finire non è ancora stata metabolizzata, né dai tifosi, né tanto meno dai giocatori e dallo staff rossocrociato. A chiusura di un'avventura andata comunque al di là di quelle che erano le aspettative a inizio giugno, valutiamo il rendimento dei singoli durante le cinque partite disputate in Germania, con la media dei voti in base alle partite giocate.
4,125 Sommer Non è stato il suo Europeo. La buona difesa lo ha lasciato quasi sempre disoccupato: 9 gli interventi contabilizzati, l'unico vero nei supplementari contro l'Inghilterra. A titolo di paragone, tre anni fa contro la Spagna ne aveva effettuati 10... Inoltre, indeciso sia in occasionane del gol dell'Ungheria, sia sulla conclusione di Saka. Tra due anni sarà ancora lui il titolare o il testimone passerà a Kobel? L'anagrafe parlerebbe a favore del portiere del Borussia Dortmund (26 anni a 35).
4.5 Schär Relegato in panchina durante le qualificazioni (solo 3 apparizioni su 10), in Germania si è guadagnato il posto da titolare a spese di Elvedi e non lo ha più mollato. Sicuro e preciso contro ogni tipo di avversario, la sua valutazione risente di un paio di sbavature (colpo di testa sul palo di Sommer contro l'Italia), ma soprattutto dell'autorete provocata contro la Scozia. Ai Mondiali sarà ancora protagonista.
5.2 Akanji Di gran lunga il migliore degli elvetici, ha mostrato il motivo per cui gode di tanta considerazione da parte di Guardiola. Perfetto nella gestione della difesa, diretta con personalità e calma olimpica. Ottimo nei contrasti con ben 37 palloni recuperati. Ha sbagliato il rigore contro l'Inghilterra, ma si è assunto il rischio di essere il primo a calciare, compito che Yakin avrebbe forse dovuto affidare al piede più abituato di Shaqiri.
5 Rodriguez Il torneo gli è servito per mettersi in mostra agli occhi di società interessate a un braccetto dal piede sinistro. Perfetto di testa, duro quanto basta nell'uomo contro uomo, spesso è diventato un buon supporto anche in fase offensiva con cross pericolosi e invitanti. Se trova la giusta sistemazione (squadra di buon livello che gioca a tre), tra due anni sarà ancora protagonista, anche perché i mancini in Svizzera non abbondano.
4.125 Widmer Quello dei laterali (soprattutto a sinistra) rappresenta un problema. Sulla destra Widmer era l'unico in rosa (Yakin si è poi “inventato” Ndoye) e il suo ingresso è stato importante contro l'Inghilterra. Per il resto, però, ci si aspettava qualcosa di più. Il fatto che abbia raggranellato tre cartellini gialli in quattro partite è sintomo di una certa difficoltà nel gestire gli avversari.
4.7 Freuler Ottimo Europeo, impreziosito dal gol contro l'Italia. Bravo a buttarsi negli spazi, contro l'Inghilterra è mancato poco che riuscisse a fotocopiare l'azione del gol con gli azzurri. Prezioso nel compito di recuperare palloni in mezzo al campo. Pure lui, non dovrebbe mancare l'appuntamento con i Mondiali.
4.7 Xhaka Uomo ovunque per la Svizzera, ha disputato un torneo in stile Leverkusen, dominante in entrambe le fasi di gioco. Vero direttore d'orchestra della Nazionale, autore di alcune verticalizzazioni al laser, contro la Scozia ha pagato la marcatura a uomo di McTominay. Limitato da un problema all'adduttore nel quarto di finale, subito dopo l'eliminazione si è presentato in mixed zone assicurando tutti che tra due anni la Svizzera sarà di nuovo pronta all'exploit. Euro 2024 è stato il suo miglior torneo in rossocrociato.
4.6 Aebischer Il friborghese è una delle note positive di questo torneo. Schierato a sorpresa contro l'Ungheria, ha fornito un assist e firmato di persona il 2-0. Ha presidiato il fianco sinistro del centrocampo con inattesa personalità. Contro l'Inghilterra, Saka lo ha fatto ammattire, ma sul gol del pareggio non tutta la colpa è sua, ci sarebbe dovuto essere un raddoppio.
4.5 Ndoye Altra splendida sorpresa. Sempre pericoloso quando è stato schierato da punta esterna, bravo anche quando Yakin gli ha chiesto di sostituire lo squalificato Widmer. Può diventare un giocatore dirompente, deve tuttavia essere più preciso nell'ultimo passaggio, gesto nel quale ha dimostrato ancora parecchie lacune che, a conti fatti, gli hanno abbassato la nota finale.
4.4 Embolo È stato l'unico rossocrociato a segnare due reti, quella della sicurezza contro l'Ungheria e quella del sogno contro l'Inghilterra. Purtroppo, ha iniziato l'Europeo da infortunato, dopo aver perso praticamente tutta la stagione per la rottura dei crociati. Ha disputato soltanto spezzoni di partita, ma ha ribadito l'importanza che riveste per questa Nazionale. Recuperarlo pienamente sarà fondamentale anche per l’imminente Nations League.
4.4 Vargas L'apice del suo Europeo lo ha conosciuto contro l'Italia, con un assist e un magnifico gol. Nelle altre partite è stato spesso fumoso e poco concreto, ma i quarti li ha disputati in condizioni fisiche non perfette.
4.5 Rieder Ha approfittato del torneo per dimostrare di poter diventare una pedina importante per la Nazionale. Molto bravo contro Germania e Italia per capacità di pressing e personalità, contro l'Inghilterra è stato più in difficoltà. Può solo crescere e ha tutte le carte in regola per farlo.
5 Shaqiri Due spezzoni di partita (e una sola titolarizzazione), un gol (fantastico) e un incrocio dei pali (su calcio d'angolo). Il piede è sempre quello, ma in vista della campagna mondiale, o trova una squadra che gli consente di raggiungere un buon livello fisico (da questo punto di vista gli anni trascorsi a Chicago sono stati deleteri), oppure diventa difficile pensare a lui in un ruolo diverso da quello di jolly per l'ultimo quarto d'ora.
4.5 Duah Ha saputo sfruttare appieno l’inattesa opportunità. Titolare contro l'Ungheria, gli sono bastati 12’ per firmare la sua prima rete in rossocrociato. Ragazzo tranquillo e modesto, potrebbe lasciare il Ludogorets per lidi più appetibili e questo gli consentirebbe di ritagliarsi un ruolo nel gruppo rossocrociato dei prossimi anni.
4 Amdouni Non ha avuto molto spazio a disposizione. Ha mostrato qualità e contro l'Inghilterra nel finale si è costruito una buona occasione (parata di Pickford).
4.25 Zuber Nelle intenzioni di Yakin doveva essere l'esterno offensivo di sinistra, ma il guaio muscolare contratto nell'ultima amichevole con l'Austria lo ha relegato in panchina. Nelle ultime due partite è entrato in campo con il piglio giusto.
4 Stergiou Yakin non lo ha mai schierato nel suo ruolo di centrale e da laterale ha mostrato ancora parecchie lacune. Una sufficienza più che altro di incoraggiamento.
5 Yakin A fine autunno nessuno credeva in questa Nazionale. Durante l'inverno, sia il tecnico, sia i “senatori” hanno compiuto un passo indietro per raggiungere un accordo che ha sistemato spogliatoio e squadra in campo. Mossa rivelatasi vincente, come vincenti sono state tutte le scommesse del tecnico (Duah, Aebischer, Rieder, Ndoye), il quale dal profilo della preparazione delle sfide ha tenuto testa a tutti (l'unico a metterlo in difficoltà è stato lo scozzese Steve Clarke). L'unico errore, forse, non aver imposto Shaqiri quale primo rigorista. Adesso si tratta di discutere il rinnovo del contratto con l'Asf. Yakin ha fatto capire di essere disponibile, a patto che con lui ci sia ancora Giorgio Contini, il cui importante lavoro in seno al gruppo è apparso chiaro a tutti.
Sierro, Steffen e Zakaria hanno giocato troppo poco e non hanno raccolto valutazioni. Kobel, Mvogo, Elvedi, Zesiger, Jashari e Okafor non sono mai entrati in campo.
Archiviato l'Europeo, in settembre inizierà la Nations League, torneo importante in quanto potrebbe rappresentare un'ancora di salvezza in vista dei Mondiali 2026. La Svizzera è inserita nel gruppo 4 di Lega A, assieme a Spagna, Danimarca e Serbia. Prima partita il 5 settembre (in Danimarca), ultima il 18 novembre in Spagna. In mezzo, Spagna l'8 settembre, in Serbia il 12 ottobre, Danimarca il 15 ottobre e Serbia il 15 novembre. Le prime due classificate dei quattro gruppi accederanno ai quarti di finale (20 e 23 marzo 2025), mentre la final four avrà luogo tra il 4 e l'8 giugno. Le terze classificate parteciperanno allo spareggio promozione-retrocessione tra Lega A e Lega B, mentre la quarta verrà retrocessa nella categoria inferiore. Le quattro meglio classificate di Nations e non qualificate per i prossimi Mondiali, potranno sperare di andare in Nordamerica attraverso la porta di servizio degli spareggi.
Le qualificazioni in vista di Usa/Canada/Messico 2026 si svolgeranno da marzo a novembre 2025, con gli ultimi spareggi nel marzo 2026. L'Uefa metterà a disposizione 16 posti e dividerà la 55 selezioni in 12 gruppi da 4 o 5 squadre. La prima classificata staccherà direttamente il biglietto per i Mondiali, le 12 seconde più le quattro vincitrici di gruppo di Nations League non ancora qualificate disputeranno due turni di playoff per definire le ultime quattro che andranno al primo Mondiale a 48 squadre.