Prestazione maiuscola di Manuel Akanji, Murat Yakin dalla panchina le azzecca tutte
Difficile trovare difetti alle performance offerte dai rossocrociati nella gara di Francoforte pareggiata 1-1 contro la Germania dopo essere stati a lungo in vantaggio e raggiunti soltanto nei minuti di recupero.
4 Sommer. Preciso con i piedi, tra i pali non è molto sollecitato, ma sulla conclusione di Andrich l’intervento è da dimenticare. Buon per lui che il precedente fallo di Musiala su Aebischer induce l’arbitro Orsato ad annullare. Incolpevole sul gol del pareggio.
5 Schär. Senza i soliti fronzoli, propone una prestazione molto attenta. In un paio di circostanze toglie le castagne dal fuoco della difesa rossocrociata, come al 2’, quando sul primo affondo tedesco anticipa all’ultimo momento Gündogan.
5.5 Akanji. Ancora una volta imperiale. Dirige il reparto con calma e precisione. Pronto a chiudere in mezzo sulle verticalizzazioni a favore degli inserimenti di attaccanti e centrocampisti. Di testa le prende praticamente tutte. Al 58’ grandissimo recupero su Havertz, al 69’ salva miracolosamente su Kimmich.
5 Rodriguez. Inizia con un paio di sbavature che danno campo alle ripartenze tedesche, in particolare con Wirtz e Musiala, contro i quali non può rivaleggiare sulla corsa. Poi si riprende ed è, al solito, pulito e preciso.
4 Widmer. In difficoltà sulla fascia destra contro le incursioni di Mittelstädt. In un paio di circostanze il laterale tedesco gli sfugge e va al cross, in particolare al 12’, quando Musiala commette fallo su Aebischer e vanifica il gol di Andrich. Ammonito a 10’ dal termine, sarà costretto a saltare l’ottavo di finale di sabato prossimo.
5 Freuler. Secondo assist in tre partite e seconda combinazione tutta bolognese dopo quella che ha mandato in gol Aebischer contro l’Ungheria. A centrocampo chiude tutti i buchi ed eccelle nell’anticipo, recuperando più di un pallone importante. Spesso in pressione sull’altro numero 8 Kroos. Non disdegna qualche inserimento.
4.5 Xhaka. Come il collega di reparto, ha soprattutto un compito di contenimento, visto che l’iniziativa del gioco è quasi sempre nei piedi dei tedeschi. Un suo recupero su Musiala dà il via all’azione che porta al gol di Ndoye, ma nel finale non contrasta Füllkrug sul colpo di testa decisivo.
4.5 Aebischer. Inizia con qualche passaggio sbagliato, poi trova la posizione in campo e cresce. Ottima la diagonale ad anticipare Musiala che commette fallo, rilevato da Orsato al Var.
5 Ndoye. Primo gol con la maglia della Nazionale. E subito dopo ne sfiora un secondo. Ottima prestazione su tutto il fronte dell’attacco elvetico. Se solo imparasse a essere più preciso nelle ultime giocate avrebbe davanti a sé un luminoso futuro (e probabilmente lo ha comunque).
4.5 Embolo. Come Ndoye, non brilla per la precisione negli appoggi. Tuttavia, quella di essere capace del meglio come del peggio, è una sua caratteristiche che abbiamo imparato a conoscere. A ogni modo, con lui in campo l’attacco elvetico ha un peso specifico molto più importante.
4.5 Rieder. È lui che porta avanti l’azione del gol dopo il contrasto vinto da Xhaka. Molto mobile, in fase di non possesso palla scala spesso a centrocampo e si accentra per creare densità.
4 Amdouni. Perde qualche pallone di troppo e spesso si complica la vita con giocate che avrebbero più successo se lui scegliesse la soluzione più semplice.
4 Duah. Entra bene in partita, anche se fatica a tenere palla in avanti. Ha qualche buona giocata. Può ancora migliorare.
4.5 Vargas. Con il piglio giusto. Veloce, disequilibrante sulla fascia sinistra. Freddo davanti a Neuer quando fa esultare tutta la tifoseria per quello che sarebbe stato il gol della vittoria, ma la bandierina del collaboratore di Orsato gli spegne in gola l’urlo di gioia.
5 Yakin. Per il momento le ha azzeccate tutte e tre. Disegna una Svizzera coraggiosa, capace di andare a togliere il fiato alla costruzione della manovra tedesca. Alla fine gli va male perché la vittoria non arriva, ma il suo lo ha fatto, eccome.