Dino Zoff, portiere e capitano del trionfo Azzurro in Spagna elogia il gruppo di Roberto Mancini: ‘È veloce e vivace, non mi sorprende che sia giunto in finale’
L'Italia di Roberto Mancini ricorda a Dino Zoff quella capace di conquistare il titolo mondiale nel 1982 in Spagna. L'ex portiere e allenatore azzurro è fiducioso sulle possibilità degli Azzurri di salire sul trono continentale.
È sorpreso dalla rinascita dell'Italia, tre anni dopo la mancata qualificazione alla Coppa del Mondo in Russia? «Quella dell’Italia è una rinascita in atto già da qualche tempo. Sono due o tre anni che sta facendo bene, sia nelle amichevoli, sia nelle qualificazioni per l'Europeo. Non mi sorprende che sia riuscita a raggiungere la finale. Dopo una qualificazione come quella che l’ha vista protagonista, ero sicuro che avrebbe fatto bene. Personalmente avevo previsto un piazzamento tra i primi quattro. Ed eccoci qui a giocarci il titolo».
Qual è la chiave di questa rinascita? «Al di là dei giocatori, direi che è tutto merito di Roberto Mancini, capace di fare le scelte giuste. Ha portato molta convinzione e fiducia e la sua squadra sta giocando un ottimo calcio in diverse situazioni. Spero soprattutto che si possa aprire un ciclo, come era successo con la Spagna con i loro titoli europei (2008 e 2012) e quello mondiale (2010). La Coppa del Mondo non è lontana, sono fiducioso».
Vede qualche somiglianza con qualche squadra italiana in cui ha giocato? «Vedo forse alcune cose in comune con quella 1982. È una squadra molto veloce e vivace, e questo aspetto la avvicina alla compagine che vinse i Mondiali in Spagna».
Cosa ne pensa della semifinale dell'Inghilterra contro la Danimarca e come vede la finale? «L'Inghilterra ha giocato una buona partita, con il sostegno dei suoi tifosi. I danesi non si sono arresi, hanno disputato la loro gara e tutto si è deciso soltanto con un calcio di rigore. Ma l'Inghilterra ha fatto qualcosa in più, quanto è bastato per meritare la vittoria. L'Italia, di sicuro, avrà il grande svantaggio del pubblico, sarà davvero una partita in trasferta. Ma è giocabile. L'Inghilterra offre maggiori opportunità di giocare a centrocampo, con più spazio, e non credo che l'Italia debba temere la sfida sotto l’aspetto fisico».
Come ex portiere, come vede le prestazioni di Gianluigi Donnarumma? «La sua capacità sui calci di rigore è stata molto utile contro la Spagna (sorride...). Ho grande rispetto per lui. È giovane, ha già giocato molte stagioni con il Milan e molte con la Nazionale. Ovviamente possiede tutte le carte in regola per diventare un grande portiere. Dopo di che dipenderà da lui, ma le possibilità sono immense».