Nessuna terza persona può essere ritenuta penalmente responsabile per la caduta che ne aveva causato il decesso nella quinta tappa del Tour de Suisse
Il Ministero pubblico dei Grigioni ha archiviato il procedimento penale avviato dopo l’incidente mortale del ciclista professionista Gino Mäder al Tour de Suisse di quest'anno. La decisione non è però ancora definitiva, scrive la Procura retica.
Dall'inchiesta è emerso che nessuna terza persona può essere ritenuta penalmente responsabile per la morte di Gino Mäder, precisa il Ministero pubblico, che ha proceduto agli interrogatori, all'esame della bicicletta e del corpo dell'atleta svizzero.
La Procura ha inoltre dichiarato che i funzionari responsabili della sicurezza hanno adempiuto ai loro doveri. Il procedimento, aperto dopo l'incidente, è stato quindi chiuso.
Gino Mäder era caduto il 15 giugno scorso nell'ambito della quinta tappa del Tour de Suisse, affrontando una discesa dal passo dell'Albula a qualche chilometro dall'arrivo di La Punt (Gr), per questo a occuparsi del procedimento è stata la giustizia del Canton Grigioni. Il sangallese, il cui stato di salute era stato subito giudicato gravissimo, era poi morto il giorno successivo all'ospedale di Coira.
La notizia aveva suscitato profonda emozione, tanto che una cerimonia di addio si era tenuta il 24 giugno al velodromo di Oerlikon (Zh) alla presenza di migliaia di persone. Anche la ministra dello Sport Viola Amherd aveva espresso il proprio cordoglio e quello dell'esercito per la morte di Mäder, ciclista professionista e ‘soldato sport’.