Oltre 340 le squadre sostenute dal lavoro pluridecennale della Fondazione Footuro. Manzoni: ‘Una palla è ancora in grado di fare la differenza’
La Fondazione Footuro continua nella sua attività iniziata oltre 10 anni fa a sostegno del calcio giovanile ticinese e del Moesano. Sono stati ben 8'000 i palloni (grandezza 4 e 5) donati dalla Fondazione ai settori giovanili (circa 340 squadre più le scuole calcio). Un movimento calcistico, quest’ultimo, sia maschile sia femminile, in piena salute e sempre molto dinamico che va dagli Allievi A alla scuola calcio. Ma non solo. Anche il calcio inclusivo, al quale la Fondazione presta particolare attenzione e che merita di essere sostenuto e fatto crescere, è stato coinvolto a pieno titolo in questo appuntamento.
Il folto pubblico che ha partecipato alla manifestazione, andata in scena domenica mattina allo Stadio Comunale di Bellinzona, ha vissuto un momento di aggregazione e amicizia celebrando lo sport più popolare del mondo. Un evento atteso e riuscitissimo che ha raccolto numerosi attestati di simpatia e riconoscenza da parte delle società calcistiche ticinesi e moesane.
Alla consegna degli 8'000 palloni hanno partecipato il presidente della Fondazione Footuro Francesco Manzoni con il comitato, il consigliere di Stato Raffaele De Rosa, direttore del Dipartimento della sanità e della socialità, Henrik Bang in rappresentanza della Città di Bellinzona e Silvano Beretta in rappresentanza della Federazione ticinese di calcio.
«Siamo molto contenti di aver potuto nuovamente riproporre l’attesissimo appuntamento della consegna dei palloni, grazie anche ai nostri fedeli sponsor che ringrazio sentitamente – ha tenuto a sottolineare, a margine della consegna, Francesco Manzoni –. Ho visto una gran felicità negli occhi di tanti giovani che praticano il calcio. Un semplice pallone è ancora in grado di fare la differenza e di risultare imbattibile nel mondo attuale, dove stimoli e opportunità non mancano e dove la tecnologia è in grado di creare dimensioni di svago assolutamente accattivanti. Il calcio per fortuna vince, e con esso vengono costantemente diffusi i suoi valori tipici degli sport di squadra come la sportività, l’inclusività, la solidarietà, la socializzazione e il sacrificio, senza dimenticare l’importanza di un’alimentazione sana e dell’esercizio fisico per contrastare la sedentarietà. Tengo poi a trasmettere un sentimento di gratitudine a tutte le allenatrici e gli allenatori, le volontarie e i volontari, le sostenitrici e i sostenitori (compresi i genitori) per tutto ciò che fanno con una passione immensa poiché sono il vero e indispensabile motore dei nostri movimenti calcistici giovanili».