Domani inizia la campagna in Conference di Lugano e San Gallo, che non celano le proprie ambizioni. Mattia Croci-Torti: ‘L’intento è di passare il turno’
Champions, Europa... e ora è il turno della Conference. Già scattata mercoledì, domani la terza massima competizione riabbraccia Lugano e San Gallo. La compagine allenata da Mattia Croci-Torti ospita infatti a Thun l’attuale terza forza del campionato finlandese, l’Helsinki, più sicura rispetto a dodici mesi or sono. E ciò grazie soprattutto all’esperienza incamerata quest’estate sui campi di Fenerbahçe, Partizan Belgrado e Besiktas. I bianconeri godono inoltre di un buon momento di forma, tant’è che attualmente comandano la Super League, forti di 17 punti, unitamente a Zurigo e Lucerna. Dai palcoscenici nazionali a quelli europei la storia è tuttavia differente. La nuova formula rimane un rebus ancora tutto da scoprire. «Siamo carichi perché sappiamo che possiamo giocarci qualcosa d’importante – ha commentato il tecnico momò –. L’anno scorso ci ha permesso di prendere le misure di questa competizione, mentre le partite di qualificazione hanno accresciuto la nostra fiducia. Noi ci crediamo. Cercheremo di fare del nostro meglio a partire da domani. La nostra ambizione è di provare a superare il turno». I presupposti sono buoni, soprattutto pensando alla vittoria in rimonta di questo weekend al cospetto del Winterthur. «Questa è una settimana molto importante. Sapevamo che se volevamo dare un segnale al campionato avremmo dovuto cominciare a battere la squadra di Zaric perché domenica ci attende uno scontro diretto con lo Zurigo. La partita infrasettimanale rimane comunque qualcosa di speciale. È sempre un privilegio potere giocare in Europa ed è un orgoglio portare i nostri colori contro le migliori squadre del continente. Cercheremo di mettercela tutta qui a Thun: siamo ormai un po’ abituati a giocare in questo stadio e dal primo minuto desideriamo far capire quello che il Lugano vuole fare».
La formula studiata dall’Uefa è particolare, sei partite senza andata e ritorno che si chiuderanno il 19 dicembre. Delle trentasei squadre della fase a gironi, le prime otto si qualificheranno direttamente per gli ottavi di finale. Le successive sedici disputeranno i playoff a febbraio, mentre le ultime dodici verranno eliminate dalla rassegna. I bianconeri, che hanno raggiunto la fase a gironi di Conference già l’anno scorso (ultimo posto nel Gruppo D con quattro punti), hanno avuto un sorteggio piuttosto fortunato. «Sappiamo che Gent e Legia hanno un blasone superiore al nostro e che giocheremo tutte le partite fuori casa, ma ci teniamo a fare qualcosa di speciale. L’Helsinki è una squadra molto offensiva e che prova a giocare. È abituata a dominare in Finlandia e difficilmente si difende. In campionato non ha fatto quest’anno quello che desiderava, è un periodo un po’ difficile, ma ha due o tre elementi di grande qualità. È un complesso da prendere con le pinze sicché, come ho accennato in precedenza, cerca sempre i tre punti e dunque non sarà per niente facile batterli». Domani l’Hjk disputerà la sua 199esima partita europea, ma la prima in assoluto contro una squadra rossocrociata. «Dunque l’ultima cosa che dobbiamo fare è sottovalutare il nostro avversario». La rosa sottocenerina è al completo, fatta eccezione per Vladi e il terzo portiere Mina. Non è invece stato convocato (a titolo precauzionale) per la trasferta di Thun, in cui sono attesi circa mille spettatori di cui un centinaio finlandesi, Milton Valenzuela, che si è comunque allenato martedì con i compagni a Cornaredo.
Dal canto suo il San Gallo è pronto a tornare a disputare la fase a gironi di una massima competizione (europea), ponendo fine a un’astinenza di quasi undici anni. Il compito non sarà impossibile: eliminato il Trabzonspor nell’appendice dei rigori, la compagine di Enrico Maassen si è rituffata in campionato e Coppa Svizzera conoscendo due sconfitte in sei match. Qualche giro di lancetta prima dei bianconeri, precisamente alle 18.45, affronteranno dunque il Cercle Bruges onde cercare d’esordire alla grande nel torneo. Il presidente Matthias Hüppi ha puntualizzato che il club non intende «essere una comparsata... Non vogliamo solo partecipare». La squadra belga ha racimolato la miseria di otto punti, cioè meno di uno a incontro, sinonimo di terzultima piazza nella Jupiler Pro League. Dopo il quarto posto della passata stagione, il miglior risultato nell’ultima decade, il nuovo corso è stato inficiato da numerose partenze. Il capocannoniere – Kévin Denkey – ha comunque mostrato di essere ancora un ‘cecchino’ realizzando già cinque gol in questo scorcio di campionato. Il terreno del Jan Breydel, lo stesso dei rivali cittadini (e di gran lunga più vincenti) del Club Bruges, potrà giocare a favore del Cercle. Nulla è tuttavia deciso.