La Fifa sta per lanciare una campagna di sensibilizzazione sulle commozioni cerebrali, in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). La campagna segue le misure annunciate all’assemblea generale annuale dell’Ifab a marzo.
“Sospetta e proteggi: nessuna partita vale la pena di essere giocata con la propria salute”: questa campagna mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla commozione cerebrale, un trauma cranico a cui tutti i giocatori sono esposti. Ha ricevuto il sostegno di calciatori, allenatori e medici delle squadre di tutto il mondo, spiega la Fifa nel suo comunicato stampa.
L’obiettivo è aiutare i giocatori, gli allenatori, il personale medico e il pubblico in generale a riconoscere meglio i segni e i sintomi associati alla commozione cerebrale. La campagna sottolinea che questi possono comparire fino a 72 ore dopo il trauma e offre consigli su come tornare a giocare in sicurezza dopo una commozione cerebrale potenziale o reale. Le risorse educative saranno messe a disposizione delle 211 associazioni affiliate alla Fifa per essere condivise a tutti i livelli (nazionale, regionale e locale).
“Una commozione cerebrale è un trauma cranico e deve essere sempre presa sul serio. Il calcio è uno sport che tutti dovrebbero poter praticare in sicurezza in ogni circostanza”, ha dichiarato il presidente della Fifa Gianni Infantino, citato nel comunicato stampa. “Imparando a individuare i segni della commozione cerebrale e a trattare correttamente questo tipo di infortunio, e conoscendo i rischi associati, possiamo mettere al centro la salute dei giocatori e delle giocatrici”.