Il selezionatore rossocrociato ha trovato un accordo coi vertici dell'Asf per proseguire alla guida della Nazionale
Sei giorni dopo l'eliminazione degli elvetici da Euro 2024 – ai rigori contro l'Inghilterra nei quarti di finale – Murat Yakin ha trovato un accordo per continuare la sua avventura sulla panchina della Nati. In carica dall'estate 2021, il 49enne continuerà ad avvalersi della collaborazione di Giorgio Contini. La durata del nuovo contratto, così come i dettagli economici, non è ancora stata rivelata. C’è però da immaginare che la scadenza arrivi almeno fino alla Coppa del mondo 2026, e che Yakin abbia ottenuto un meritato ritocco del suo onorario. Ulteriori informazioni saranno fornite in una conferenza stampa prevista lunedì pomeriggio.
Nel giro di 20 giorni, il selezionatore è passato da uno sgabello traballante al nuovo status di miglior ct della storia svizzera. In Germania – grazie a una conduzione ispirata e scelte coraggiose – ha compiuto un percorso senza errori, e lo ha fatto dopo una stentata campagna di qualificazione. Yakin ha avuto l'intelligenza di convertirsi in corso d'opera alla difesa a tre, invocata soprattutto dal capitano Granit Xhaka. Ma soprattutto ha avuto l'intuizione di reclutare Giorgio Contini, con cui aveva già collaborato nel passato: una tessera di mosaico che si è rivelata determinante per la riuscita della Nazionale nel torneo tedesco.
Ora per Yakin si prospettano altre sfide esaltanti, a cominciare dalla Nations League che inizierà in settembre e che vedrà i rossocrociati affrontare Danimarca, Spagna e Serbia. La competizione è importante perché determinerà la scelta delle teste di serie per il sorteggio – il prossimo dicembre – dei gironi di qualificazione ai Mondiali che si giocheranno fra due anni in Usa, Canada e Messico. Per questa prima Coppa del mondo a 48 squadre, l'Europa avrà diritto a soltanto 16 posti: 12 formazioni staccheranno direttamente il biglietto, mentre altre 4 usciranno da un playoff a 16 compagini (le 12 seconde qualificate di ogni gruppo e 4 uscite dalla Nations League).
Se la qualificazione a un Europeo è diventata ormai poco più di una formalità, il cammino che porta al Mondiale è divenuto invece ben più difficoltoso. E del resto è anche grazie a un po’ di fortuna se la Svizzera era riuscita ad accedere agli ultimi due tornei iridati: nello spareggio contro l'Irlanda del Nord del 2017, infatti, Ricardo Rodriguez aveva operato una specie di miracolo sulla linea di porta con Sommer praticamente battuto, mentre quattro anni più tardi l'italiano Jorginho aveva fallito ben due rigori contro i rossocrociati nel girone di qualificazione.