Calcio

La prudenza di Manuel Akanji

A pochi giorni dall'inizio dell'Europeo, il leader della difesa rossocrociata non si sbilancia sugli obiettivi della Nazionale

6 giugno 2024
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A poco più di una settimana dall'inizio del torneo continentale, Manuel Akanji non intende sbilanciarsi su quanto la Nazionale svizzera potrà combinare in Germania. «Staremo a vedere come andrà», ha affermato in modo assai prudente il difensore del Manchester City campione d'Inghilterra. Rilassato e apparentemente già ripresosi dalla lunga stagione col suo club, lo zurighese ha risposto alle domande dei giornalisti nel ritiro elvetico di San Gallo. Il 28enne centrale è uno dei quattro rossocrociati – insieme a Granit Xhaka, Yann Sommer e Kwadwo Duah – che hanno vinto il loro rispettivo campionato.

«Al termine della stagione ero davvero stanchissimo, a pezzi», ha ammesso Akanji, «ma già dopo qualche giorno di riposo ho ritrovato energie e motivazione». Dopo essere sceso in campo martedì a Lucerna contro l'Estonia, il pilastro della retroguardia svizzera spera di giocare anche sabato, a San Gallo contro l'Austria (ore 18), nell'ultima amichevole prima di partire per l'Europeo. «Voglio giocare», ha detto senza giri di parole. Dovesse davvero essere schierato, si tratterebbe del suo 51° match stagionale.

Con la maglia dei Citizens, l'annata di Manuel è stata molto positiva, anche se vanno registrate due sconfitte molto dolorose, nei quarti di Champions contro il Real Madrid e nella finale di FA contro il Manchester United. È forse a causa di simili inciampi che Akanji ha deciso di pesare attentamente le parole, parlando delle chance svizzere agli Europei. «È inutile parlare ora di quarti di finale: magari perdiamo le prime due partite e saremo già spacciati», ha messo in guardia. «L'importante sarà cominciare bene, e poi vedremo dove si potrà arrivare».

Xhaka stregato da Marco Odermatt

La visita nel ritiro rossocrociato della superstar dello sci Marco Odermatt ha molto impressionato il capitano Granit Xhaka, specie per la sua enorme determinazione. «Murat Yakin ha chiesto a Marco come fa a essere più veloce di tutti i suoi rivali, dato che il materiale a disposizione è praticamente uguale per tutti. E lui ha risposto che, a differenza dei suoi colleghi – che si stanno ancora godendo le vacanze – lui ha già ripreso ad allenarsi da cinque settimane». Il recordman di presenze in Nazionale ha detto di rivedersi al 100% in Marco Odermatt, tre volte consecutive vincitore della Coppa del mondo. «Anch'io sono piuttosto rigoroso e maniacale nella preparazione, e mi dà fiducia sapere che pure Marco la pensa come me, mi fa capire di essere nel giusto».