Breel Embolo è sempre più vicino al ritorno in campo. «Non voglio perdere altro tempo», dice l’attaccante 63 volte nazionale svizzero. Embolo non è il tipo che si isola. Ha bisogno di contatti sociali. È lui che anima lo spogliatoio, che canta e scherza. Al Monaco, il suo temperamento mancava nello spogliatoio. «È una bella sensazione. Per me sta diventando sempre più normale allenarmi di nuovo con la squadra».
Dopo un periodo di adattamento di circa due settimane con gli U21, è tornato in prima squadra. A quasi sette mesi dalla rottura dei legamenti crociati del ginocchio destro, l’attaccante 27enne fa il punto della situazione: «Ora dobbiamo fare un salto di qualità. Il flusso di informazioni al cervello è maggiore e tutti i movimenti sono più veloci».
Breel Embolo stesso si descrive come un «ragazzo che dà il massimo», che i fisioterapisti devono tenere a freno di tanto in tanto. «Temono per la mia salute più di me», sorride.
In questo momento si tratta di trovare il giusto equilibrio, di valutare i rischi e di mostrare un’audacia controllata. «Il mio ginocchio è a rischio solo se faccio le cose senza rendermene conto, se mi stanco e faccio i movimenti sbagliati».
Le ultime settimane sono state intense. Non si trattava di gare e dettagli tattici, ma di frequenze cardiache e di ricostruire la massa muscolare persa. «Un mese fa, durante la visita di controllo, ero a oltre il 95%. Il medico era molto soddisfatto. Ora si tratta di dare il tocco finale».
Lo scorso luglio, Breel Embolo era pronto per un grande capitolo in Ligue 1. Alla sua seconda stagione al Monaco, l’uomo da 20 milioni di dollari voleva lasciare il segno. «Sono stato assunto come leader, come vincitore. Si tratta di dare un segnale», aveva detto un anno fa. Pochi giorni dopo, si contorceva dal dolore in allenamento: i legamenti del ginocchio erano lacerati e il menisco danneggiato.
«Quando ho superato il primo shock e sono stato in grado di valutare chiaramente la situazione, mi sono sentito particolarmente dispiaciuto per coloro che mi circondavano. Mancavano due settimane all’inizio della stagione e non potevo aiutare la squadra. Cosa dovevo fare? Nei primi due mesi ho dovuto fare un passo indietro, accettare la situazione. Sono tornato al punto di partenza».
Ora gli scenari si fanno sempre più concreti. Il ginocchio destro resiste al volume di allenamento. Nessun gonfiore, nessun dolore. Breel Embolo potrebbe addirittura fare il suo ritorno nella formazione monegasca quest’oggi a Metz. «Nelle ultime otto partite della stagione dovrò prendere confidenza con il gioco e, se possibile, segnare qualche gol. Questo è ciò che ho in mente e voglio intorno a me solo persone che credono in questo obiettivo».
Murat Yakin conosce bene la situazione di Embolo. Le amichevoli contro Danimarca e Irlanda sono arrivate troppo presto, ma il ritorno in forma per gli Europei è alla portata dell’attaccante del Monaco. «Non voglio perdere altro tempo, voglio riprendere subito il ritmo. Dovrebbe essere sufficiente per un buon Campionato europeo – dice Breel Embolo, il quale vede il torneo tedesco come cruciale –. Non ci saranno molte altre occasioni. Potrebbe anche essere l’ultima per l’attuale generazione».