Calcio

Il grande cuore bianconero e la rabbia di Croci-Torti

Il Lugano, dopo un inizio da incubo, trova la forza di reagire e rimontare lo Young Boys tre volte: il tecnico infuriato per alcune valutazioni del Var

11 febbraio 2024
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«La decisione che ha annullato il nostro terzo gol mi fa molto male: l’arbitro aveva visto bene, ma il Var ha voluto lo stesso intervenire», si sfoga a fine partita il tecnico bianconero Mattia Croci-Torti, inviperito per la rete annullata a Celar – quando il Lugano era sotto 3-2 – per un lieve fallo commesso dai suoi all’inizio dell’azione su cui Gianforte, fischiatissimo, aveva inizialmente sorvolato. «Certe cose tolgono fiducia a un arbitro, conferendo tutto il potere soltanto a mille immagini rallentate, è qualcosa che davvero non mi va giù. Non voglio parlare di sudditanza psicologica degli arbitri nei confronti dell’Yb ma, di certo, loro sono bravi ad accentuare certe situazioni e forse in futuro dovremmo imparare a farlo anche noi».

Parole in gran parte condivisibili quelle pronunciate dal Crus, che per le veementi reazioni sul gol cancellato ha rimediato un’ammonizione. Va detto però che il tecnico momò, più che sulle dinamiche arbitrali, nel dopo partita ha voluto concentrarsi soprattutto sul cuore mostrato dai suoi giocatori in una partita – giocata contro la squadra nettamente più forte del campionato – non certo facile. «Rimontare tre volte lo Young Boys non è da tutti, eppure noi ce l’abbiamo fatta, e di questo devo rendere merito ai ragazzi, che sono stati bravi e generosi. Davanti a una simile dimostrazione di carattere, fatico a pensare agli infortuni e agli assenti, perché chi ha giocato lo ha fatto nel migliore dei modi, mostrando impegno e professionalità».

Quella del Lugano contro i campioni svizzeri, sabato sotto la pioggia di Cornaredo, è stata una bella partita, intensa e non troppo tattica. E dire che, per i padroni di casa, era cominciata malissimo. «I nostri primi 10 minuti sono stati catastrofici», ammette l’allenatore, «abbiamo sbagliato tutto. Poi per fortuna abbiamo reagito, anche grazie al fatto di aver cambiato qualcosa a livello tattico».

Davvero da incubo l’inizio di serata, coi sottocenerini surclassati ovunque: a centrocampo, soprattutto, la supremazia bernese è stata nettissima. Ogni iniziativa veniva spezzata da un pressing altissimo, e una volta recuperata la palla i gialloneri subito la servivano ai propri attaccanti. Il primo vantaggio ospite è giunto dopo soli 9 minuti grazie al gambiano Colley – fresco reduce dalla Coppa d’Africa – ma in realtà i bernesi avrebbero potuto segnare già prima. A commettere errori evidenti in casa bianconera sono stati un po’ tutti, con particolare menzione per Bislimi, Belhadj, Mai, Hajdari e Hajrizi, ritrovatosi a ricoprire sulla destra il ruolo lasciato vacante dal transfuga Arigoni, che fin qui la società ha ritenuto di non dover sostituire con alcun innesto proveniente dal mercato, che sta per chiudersi.

La reazione

Pareva dunque una partita destinata a vedere i padroni di casa soccombere nettamente, ma poi – verso la metà del primo tempo – la reazione ha iniziato a vedersi (tiri di Sabbatini e Mahou) e proprio allo scadere, nel minuto di recupero, è giunto il pareggio, firmato da Bislimi con un destro potente sotto la traversa a chiudere un contropiede corale gestito molto bene. Sarà soltanto la prima di tre volte in cui gli uomini di Croci-Torti sapranno rimontare e rimettere le cose in equilibrio.

Nella ripresa il Lugano è entrato in campo più concentrato, ma purtroppo a ritrovare la via del gol è stata la compagine bernese: al 52’, da rimessa laterale, il nuovo entrato Mvuka, lasciato solo in mezzo all’area, è lesto a infilare Saipi. Per fortuna dei padroni di casa, a mostrarsi disattenta è anche la retroguardia giallonera, che una manciata di minuti più tardi, su corner, lascia Hajrizi libero di colpire di testa e firmare il 2-2. Gli ospiti non si sono però fatti impressionare e al 63’ Ugrinic, il migliore in campo, raccoglieva in mezzo all’area – per una specie di rigore in movimento – un bel servizio di Mvuka riportando avanti i campioni svizzeri.

Da quel momento, il protagonista diventa il Var, che dapprima annulla una rete a Celar per un fallo luganese (con giallo al coach bianconero) e poco dopo vede un fallo di mano di Itten in barriera (sfuggito al fischiatissimo arbitro Gianforte) e permette allo stesso Celar di firmare dal dischetto la sua 13ª rete stagionale e di stabilire la parità definitiva. Brivido nel finale per un palo colpito da Itten. Una bella dimostrazione di carattere della squadra di casa, per l’ennesima volta falcidiata dagli infortuni ma capace di ovviare alle molte assenze grazie al cuore.